Al via Ascoli Musiche 2018 tra Beethoven , Schubert, la “storia del violino” e ..Garcia Lorca

 

Dopo l’anteprima del 4 febbraio con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese per Ciclo Sinfonico 2018 della SocietĂ  Filarmonica Ascolana, Ascoli Musiche – terza stagione musicale nata su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno con AMAT, Ascolipicenofestival, Associazione Coro Ventidio Basso, Nuovi Spazi Musicali e SocietĂ  Filarmonica Ascolana, con il contributo di Regione Marche e MiBACT e con il sostegno di Piceno Gas Vendita – torna con un ricco programma fino a maggio per un’offerta a 360 gradi.

 

Il secondo appuntamento della stagione il 28 febbraio al Teatro Ventidio Basso (ore 21) – promosso da Ciclo Sinfonico 2018 della SocietĂ  Filarmonica Ascolana – è con Hubert Soudant, direttore principale della FORM, ed è dedicato al confronto fra due giganti del classicismo e del primo romanticismo, Schubert e Beethoven. In programma, preceduta dagli intermezzi tratti dal Thamos di Mozart, la Quinta Sinfonia di Schubert e la Quarta Sinfonia di Beethoven. Il 10 marzo all’Auditorium Neroni (ore 21.15) è la volta di Romancero gitano, un concerto per coro misto e chitarra su testi di Garcìa Lorca promosso dal Coro del Teatro Ventidio Basso diretto da Giovanni Farina con Claudio Marcotulli alla chitarra. Il 28 marzo (ore 20.30) l’Auditorium Neroni ospita il concerto Dal respiro, immagini con Stefano Sponta che nasce dalla collaborazione tra l’associazione ascolipicenofestival e il Pif (Premio internazionale di fisarmonica) di Castelfidardo.

Ciclo Sinfonico 2018 della Società Filarmonica Ascolana torna il 12 aprile al Teatro Ventidio Basso con un concerto dedicato a Ludwig Van Beethoven e la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125. Ad eseguirla l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, una delle tredici istituzioni concertistico-orchestrali italiane riconosciute dallo Stato con al suo attivo quarant’anni di attività, con il Coro dell’Accademia di Pescara, Coro del Conservatorio “A. Casella” L’Aquila, la Corale Novantanove de L’Aquila e il Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Nel ruolo di direttore e maestro concertatore ci sarà Pasquale Veleno con Li Keng soprano, Riccardo Della Sciucca tenore, Daniela Nineva mezzosoprano, David Maria Gentile baritono e i maestri dei cori Rosalinda Di Marco e Giovanni Farina. Altro appuntamento il 5 maggio al Teatro Ventidio Basso (ore 21) con la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana e l’acclamato violinista serbo Stefan Milenkovich, che, in una entusiasmante esperienza

di suono cross-over, traccia una singolare “storia del violino” da Bach ai Queen passando per Mendelssohn, Paganini, ÄŚajkovskij, Ravel, Gershwin. Mercoledì 16 maggio al Ridotto del Teatro Ventidio Basso (ore 21) su iniziativa di Nuovi Spazi Musicali è la volta del concerto della pianista Costanza Principe, introdotto da Ada Gentile, su musiche di Bach Toccata in sol maggiore BWV 916, Schumann 4 Pezzi op. 32 e Schubert Sonata in la maggiore D959. Dal suo debutto in pubblico all’etĂ  di sette anni, Costanza Principe ha vinto numerosi premi in concorsi pianistici nazionali e internazionali, diplomata presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, si è esibita come solista e in formazione cameristica in Italia, Francia, Regno Unito e Sud America. Tre i concerti organizzati da AMAT, tutti nell’ambito di APP Ascoli Piceno Present – III° festival delle arti sceniche contemporanee che si svolgerĂ  venerdì 25 e sabato 26 maggio. Un omaggio all’arte del compositore estone contemporaneo Arvo Pärt, tra i piĂą amati dal pubblico delle nuove generazioni è proposto il 25 maggio alla Chiesa di Sant’Andrea (ore 18.30.

Sempre venerdì 25, alle ore 23 alla Chiesa di San Pietro in Castello, l’appuntamento è con Andrea Nabel, cantautore emerso dalla vetrina Glocal Sound – Giovane Musica d’Autore in Circuito, tra le voci e penne piĂą interessanti del panorama in ascesa italiano, vincitore del PIVI al MEI di Roma 2015 e dell’ultima edizione di Frequenze Mediterranee. Conclude Ascoli Musiche – sabato 26 alla Chiesa di San Pietro in Castello (ore 23) – Wrongonyou, uno degli astri nascenti della musica folk italiana, all’anagrafe Marco Zitelli, giovane musicista romano, classe 1990 ormai considerato il Bon Iver italiano proposto in collaborazione con Loop Live Club.

 

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