Salvare la vita agli anziani nei centri montani. Sette elettrocardiografi dal Bim Tronto all’Asur picena

 

Ascoli Piceno 9 luglio.- Il Bacino Imbrifero Montano del Tronto rinnova il sostegno al progetto di Telecardiologia. Lo scorso 2 luglio sono stati infatti consegnati all’Asur Area Vasta n. 5 di Ascoli– Zona Territoriale 13 – sette elettrocardiografi con network HTN, in comodato d’uso gratuito per cinque anni.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di garantire qualità e accessibilità alle cure sanitarie, con particolare attenzione alle zone montane e alla popolazione più anziana. Il programma Telecardiologia nasce nel 2011 per volontà del Bim Tronto, in collaborazione con i Medici di Medicina Generale della zona montana e con l’Asur 13 di Ascoli, e interessa un territorio molto esteso. Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Montegallo, Roccafluvione, Venarotta, Palmiano, Castignano, Force, Rotella e Comunanza sono stati i primi comuni interessati dall’iniziativa: zone montane caratterizzate da sempre da collegamenti viari complessi e percorrenze difficili soprattutto durante i mesi invernali. La popolazione di queste aree, grazie al programma innovativo dal 2011 a oggi, ha così potuto effettuare i necessari controlli a distanza senza spostamenti, sottoponendosi a oltre 1000 prestazioni di telecardiologia. Grazie alla Telecardiologia, infatti, il medico può registrare un elettrocardiogramma a 12 derivazioni ovunque e in qualsiasi momento del giorno o della notte. L’elettrocardiografia si realizza “in tempo reale” mediante un device che registra e invia, in modalità digitale wireless, il tracciato elettrocardiografico al dossier sanitario personale dell’utente, nella SmartTelemedicine Platform HTN.
Il Progetto combina quindi tecnologie telematiche e sanitarie per un’azione salvavita preziosa, sia in termini di prevenzione di patologie cardiache che di monitoraggio di malattie croniche.
“Esigenze di primaria importanza – spiega il presidente del Bim Tronto , Luigi Contisciani – che ci hanno spinto a sostenere con convinzione il Progetto fin dall’inizio e a rilanciarlo oggi, in difesa della popolazione montana, molto anziana e particolarmente fragile soprattutto dopo gli eventi sismici, che va dunque sostenuta e difesa. Il servizio in questi anni si è dimostrato molto efficace sia in situazioni di emergenza sia in ambito diagnostico, confermandosi un innovativo modello di gestione clinica per molte patologie croniche, come il diabete, l’ipertensione, la cardiopatia ischemica e lo scompenso cardiaco”.

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