Un mare sempre più inquinato con plastica e rifiuti . Nel porto di Fano arriva il Seabin, raccoglie 500 kg l’anno di materiali

Fano (PU) 10 settembre.- Almeno 12 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari di tutto il mondo ogni anno, causando il 70% dell’inquinamento marino. La maggior parte di questi rifiuti finiscono in acqua sospinti dal vento o trascinati dagli scarichi urbani e dai fiumi. La quota restante è prodotta direttamente dalle navi e in particolare dai pescherecci , oltre che dai mercantili  e dalle imbarcazioni turistiche. Milioni di tonnellate di bottiglie, imballaggi, reti, sacchetti, e altri oggetti in plastica che poi,  a causa dell’erosione e delle correnti, si spezzano diventando frammenti di dimensioni anche inferiori ai 5 millimetri di diametro, provocando la morte per ingestione di molti pesci e uccelli e mettendo a rischio 115 specie di animali marini. A questo c’è naturalmente da aggiungere l’effetto devastante sulla salute dell’uomo, in termini ambientali e alimentari. Tutti gli oceani e i mari del mondo – comprese le aree più remote del Pacifico e perfino i poli – sono ormai soggetti a questo inquinamento gigantesco, indotto e accellerato dall’esponenziale crescita della produzione mondiale di resine e fibre plastiche, passata dai 2 milioni di tonnellate del 1950 ai 380 del 2015. Questo “sviluppo” industriale ha generato rifiuti che solo per il 20% vengono riciclati, in forme diverse. Una situazione insomma, che per l’intero ecoistema marino globale sta diventando molto pericolosa, e che riguarda naturalmente anche il Mar Mediterraneo, e quindi l’Adriatico.

Un iniziativa tesa a contrastare questo trend, è stata prese nelle Marche e in particolare a Fano. Qui, nell’ambito del progetto Plasticless, verrà installato nelle acque del porto il Seabin, un innovativo dispositivo che lavora 24 ore al giorno ed è in grado di raccogliere fino a 500 chili di rifiuti l’anno. Il programma verrà illustrato venerdi 14 settembre allo Yacht Club Marina dei Cesari. Presenti tra gli altri Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione ambiente della Camera dei Deputati e Angelo Sciapichetti, assessore regionale competente per il settore.

 

 

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