Un campione per amico. Quattro leggende dello sport in Piazza Popolo ad Ascoli per educare solidarietĂ 

Trasmettere i valori positivi dello sport, della solidarietĂ  e dell’integrazione, con  iniziative sociali destinate alle famiglie piu deboli. Sono questi gli obiettivi della manifestazione “Campione per amico” che domani, martedi 17 aprile, vedrĂ  come protagonisti ad Ascoli  quattro leggende dello sport italiano come Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Francesco Graziani e Jury Chechi. Ad ospitare l’evento, organizzato in collaborazione con Banca Generali, e che vedrĂ  il capoluogo piceno come seconda tappa nazionale dopo Salerno, sarĂ  la cornice suggestiva di Piazza del Popolo.

I quattro importanti testimonial insegneranno ai bambini delle scuole elementari e medie inferiori, non solo i segreti per diventare dei veri campioni, ma soprattutto cosa vuol dire vivere lo sport attraverso l’integrazione, il rispetto delle diversitĂ , la determinazione e la passione che l’esempio di una guida-campione può fornire. Nel corso della manifestazione sono previsti anche momenti per promuovere l’educazione finanziaria delle giovani generazioni, oltre che per illustrare il progetto “The Human Safety Net Onlus”- fondazione no profit del Gruppo Generali, che accompagnerĂ  il tour raccogliendo fondi e sensibilizzando il pubblico al progetto “For families” nato per supportare genitori in situazioni complesse e disagiate.
“Per noi è una grande soddisfazione poter far parte di questo tour che consentirĂ  ai nostri ragazzi di apprendere da quattro pilastri dello sport italiano tutti i segreti e l’importanza della pratica sportiva – dichiara il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli -. “Lo sport è portatore di valori sani che vanno oltre il  risultato agonistico e l’obiettivo di tale iniziative è proprio il medesimo – afferma poi l’assessore comunale allo Sport Massimiliano Brugni -. Siamo sicuri che il tour riscuoterĂ  un grande successo.” .

Dal canto suo Adriano Panatta , indimenticato campione del tennis, giĂ  n. 4 della classifica mondiale, vincitore del Roland Garros di Parigi e degli Internazionali d’Italia a Roma nel 1976, oltre che della Coppa Davis con la squadra nazionale nello stesso anno , spiega :  “Ogni anno questa manifestazione riesce a trasmettere sensazioni uniche non a caso ha raggiunto ormai numeri importanti in termini di adesioni e di aspettative. Lo sport è il giusto traino per trasmettere ai ragazzi i valori essenziali che coniugano la competizione sportiva a quella della vita, dove i risultati arrivano sempre per chi sa aspettare, per chi ha tenacia, per chi rispetta il lavoro proprio e degli altri”.

 

 

 

 

 

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