Investimenti ed aumenti tariffe : Ciip spiega al Comune di San Benedetto

San Benedetto.- Vertici della Ciip e dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) ieri sera a confronto con i consiglieri della Commissione Bilancio del Comune di San Benedetto. Al centro della discussione gli interventi previsti per il nuovo acquedotto e il miglioramento della rete idrico sul territorio provinciale di Ascoli, ma anche l’aumento delle tariffe per gli utenti. La Ciip prevede forti investimenti per 87 milioni di euro complessivi. Riguardano i progetti per la realizzazione  del nuovo acquedotto del Pescara per 27 milioni, l’anello dei Sibilinni per 30 milioni, l’interconnessione per 6,1 milioni, interventi sulla crisi idrica per 5,8 milioni di euro, il miglioramento del servizio integrato idrico per 5milioni a cui sono aggiunti i lavori per eventi sismici per altri 2,6milioni di euro, riutilizzo della risorsa idrica per 1,5milioni di euro, scolmatori finanziati dalla Regione per altri 1,5 milioni di euro, spostamento della condotta Nursina per 900mila euro ed altro.  Ma tutto ciò dovrà essere probabilmente finanziato dagli stessi utenti del servizio, cioè dai cittadini.
I vertici di Ciip e Ato, e precisamente il presidente Ciip Giacinto Alati fiancheggiato dal direttore  Giovanni Celani e dal responsabile ragioneria Cesare Orsini assieme al direttore Ato Antonino Colapinto e al vice presidente Ato Antonio Del Duca hanno cercato di spiegare in Commissione bilancio, la politica delle due società partecipate anche se i malumori da parte dei consiglieri erano tanti.
Per gli aumenti sono previsti: per il 2022 si prevede un aumento dell’8,45%, per il 2023 del 7,5% e per il 2024 del 7,3%. Il tutto dato anche da un inasprimento dei costi dell’energia elettrica, dei materiali e delle conseguenze del sisma. Ma i consiglieri hanno annoverato tra le criticità oltre che bollette più salate, anche la qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti soprattutto della zona sud di San Benedetto proprio perché ancora oggi accade di attingere dai pozzi di emergenza. Al riguardo Alati ha tenuto a chiarire di aver evitato in tutti i modi di chiudere l’acqua a San Benedetto durante la crisi idrica, evitando ripercussioni sull’economia della costa per la sua valenza turistica e la sua posizione strategica.  Alessandra Clementi
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