La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Amedeo Mancini, l’ultrà fermano condannato , dopo patteggiamento a 4 anni per responsabilità nella morte del richiedente asilo nigeriano Emmanuel Chidi Namdi, morte avvenuta durante una collutazione avvenuta a Fermo il 5 luglio del 2016. La sentenza va ora in esecuzione, e per Mancini potrebbero riaprirsi le porte del carcere, per scontare la pena residuale di 3 anni e 10 giorni. L’ultrà potra comunque richiedere l’affidamento in prova. Sarà ora la Procura di Fermo a decidere. Il caso della morte di Emanuel Namdi scatenò violente polemiche a livello locale e nazionale, con numerose manifestazioni di solidarietà nei confronti della moglie del nigeriano e di tutta la comunità africana. Mancini, attraverso il suo legale Francesco De Minicis, si è sempre difeso sostenendo di aver reagito all’aggressione di Namdi ( che peraltro fu prima insultato dall’ultrà mentre passeggiava in strada con la sua donna).
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