Pesaro, il Premio antiracket al Procuratore Gratteri

Pesaro.- Un riconoscimento ai soci che hanno svolto un’attività per oltre 25 anni e la consegna del Premio Antiracket al magistrato Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, da sempre in prima linea contro la criminalità organizzata. Si è tenuta questa mattina la giornata dei ‘Maestri del commercio’ organizzata da 50&Più, l’associazione degli Over 50 di Confcommercio Pesaro e Urbino.

La giornata è stata aperta dal presidente di 50 &Più Alberto Dolci: «E’ la giornata del lavoro, della legalità, dell’impegno per il bene comune. Consegniamo un riconoscimento a chi ha svolto un’attività nel commercio, turismo e servizi per oltre 25 anni. Il motore dello sviluppo economico, testimonianze di rispetto delle regole. Strenuo difensore della legalità è il dottor Gratteri, da sempre in prima linea contro la criminalità organizzata a cui consegniamo con orgoglio il premio Antiracket».

Il direttore di Confcommercio Amerigo Varotti ha ricordato la dedica di Gratteri sul libro ‘Complici e colpevoli’: «’Ci sono loro ma ci siamo anche noi’: è un onore averlo tra noi. Confcommercio e chi oggi viene premiato ha scelto da sempre di stare dalla parte della legalità».

Dopo i saluti del vicepresidente nazionale di 50&Più Sebastiano Casu, hanno preso la parola l’assessore regionale Francesco Baldelli, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: «La legalità deve essere una priorità – ha detto quest’ultimo. Dobbiamo continuare a rinnovare gli anticorpi che hanno permesso al nostro territorio di tenere lontano la criminalità. Viviamo in una provincia sicura, ma siamo consapevoli che i fenomeni criminali non hanno confini, per questo occorre mantenere alta la guardia».

Gratteri, ha parlato di usura e riciclaggio, criticando la politica: «In periodi di crisi, alla pandemia ora si è aggiunta la guerra, il fenomeno dell’usura riguarda tutti i territori. Serve tenere alta la guardia. Purtroppo però i governi non mettono la lotta alle mafie come priorità. L’attuale si sta contraddistinguendo per riforme molto negative e dannose. Come quella della giustizia. Si sono dimenticati di mettere i reati contro la pubblica amministrazione. Non sono gravi?»

Comments are closed.