Macerata 18 marzo.- Quattro persone sono finite nel registro degli indagati della Procura di Macerata in relazione ad un’inchiesta sulla possibile presenza di amianto nelle macerie del sisma, riutilizzate poi per il basamenti delle casette per gli sfollati. L’indagine era stata avviata nel maggio 2018 dopo alcuni controlli effettuati dai carabinieri Forestali e dall’Arpam in un impianto di smaltimento dei rifiuti del Cosmari. Qui arrivavano materiali provenienti dalle zone terremotate, che poi venivano inviati ad aziende che recuperavano gli inerti dalle macerie trattate, riutilizzandoli per le basi dei villaggi Sae. Tra gli indagati c’è anche il direttore del Cosmari di Macerata, Giuseppe Giampaoli, che ha commentato : “Tutto il lavoro è stato svolto nel rispetto delle legge”. Quante fibre di amianto tossico presenti nelle milioni di tonnellate delle macerie prodotte dal terremoto nelle provincie di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno sono rientrate nel ciclo produttivo finendo nei materiali per la costruzione di strade e villaggi per le casette o in altre opere ? Al momento nessuno lo sa.
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