“Aucassin et Nicolette” di Castelnuovo-Tedesco aprirà il Festival Pergolesi Spontini

Jesi (An) 23 agosto.- Riflettori accesi su Mario Castelnuovo-Tedesco alla 19esima edizione del Festival Pergolesi Spontini, rassegna internazionale  che si terrà dal 31 agosto al 29 settembre a Jesi, e in altri luoghi di  fascino artistico o paesaggistico della provincia di Ancona, curato dalla Fondazione Pergolesi Spontini. Ad inaugurare il programma, sabato 31 agosto al Teatro Pergolesi  sarà la prima mondiale della versione italiana di “Aucassin et Nicolette” (1938) : una «cantafavola del XII secolo per una voce, qualche strumento e qualche marionetta», con la direzione di Flavio Emilio Scogna. Sul podio del Time Machine Ensemble, regia di Paul-Émile Fourny, andranno le voci dei soprani Chiara Ersilia Trapani e Evgenia Chislova e del mezzosoprano Martina Rinaldi, per una coproduzione con Opéra-Théâtre de Metz Métropole. Scritta nel 1938, pochi mesi prima della sua partenza per gli Stati Uniti, a seguito delle leggi razziali, l’opera  di Castelnuovo-Tedesco fu messa in scena, nella versione originale in francese, per la prima volta solamente nel 1952 al teatro del Maggio Fiorentino. Oggi il Festival Pergolesi Spontini, diretto da Cristian Carrara, contribuisce alla riscoperta di un capolavoro destinato a tutti, grandi e piccoli, producendo un nuovo fiabesco allestimento.

«Si tratta di un’antica chante-fable francese – si legge nella nota di presentazione – risalente al secolo XII: narra dell’amore tra due adolescenti che, superando ostacoli e traversie, giungono – diversamente dai loro celeberrimi coetanei shakespeariani – a un lieto fine della loro storia. Mario, scelto l’argomento fin dal 1919, aveva messo da parte il suo progetto perché gli era giunta notizia che, sullo stesso tema, stava scrivendo un’opera nientemeno che Franco Alfano. Il che non avvenne . Nel momento in cui la sua vita stava drammaticamente svoltando verso l’ignoto […], si immerse in quella che immaginò come una rievocazione del mondo dei trovatori e dei giullari, ma che in realtà fu la sua creazione di un mondo fuori dal tempo e anche ai margini del consorzio umano: concepì infatti Aucassin et Nicolette come un racconto cantato e narrato da una sola voce (un mezzosoprano) e animato da un teatrino di marionette, creature infantili anche quando rappresentano personaggi adulti e, nella loro gestualità stilizzata, in qualche modo aliene. “

Mario Castelnuovo-Tedesco ( Firenze 1895- Beverly Hills 1968) sarà protagonista al Festival anche il giorno seguente. Domenica 1 settembre sempre  a Jesi, in Piazza delle Monachette, la violinista Francesca Dego e la pianista Francesca Leonardi eseguiranno la sua Ballade op. 107, che hanno anche registrato nel CD Suite Italienne per l’etichetta Deutsche Grammophon. Ospite d’onore di entrambe le serate sarà la nipote del compositore, Diana Castelnuovo-Tedesco.

Di origini ebree, Mario Castelnuovo-Tedesco fu costretto nel 1939 a lasciare l’Italia a seguito della sciagurata adozione delle leggi razziali. Si trasferì negli Stati Uniti, in California, dove il suo immenso talento venne messo a frutto dalla nascente industria cinematografica di Hollywood. Scrisse musica da film e formò decine di musicisti tra cui celebri autori di colonne sonore quali John Williams ed Henry Mancini. Questo impegno non lo distolse però dal comporre la musica che più amava: in tutto oltre 200 numeri d’opera, tra musica per il teatro, sinfonica, vocale e da camera. Tra gli interpreti, alcuni leggendari virtuosi che si annoverano tra i suoi amici e ammiratori, come Andrés Segovia, Jasha Heifetz, Arturo Toscanini, Walter Gieseking e Gregor Piatigorsky.

Oggi è in corso una vera e propria riscoperta della sua musica, nelle sale da concerto e negli studi di registrazione, anche per merito della pubblicazione degli inediti a opera delle Edizioni Curci, in collaborazione con il CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica, a cura di Angelo Gilardino, e con la fattiva collaborazione di Diana Castelnuovo-Tedesco.

Nella foto : il mezzosoprano Martina Rinaldi

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