Da Regione Marche un Manifesto per la “Ferrovia Salaria”

Ancona – Sottoscritto oggi dalla Regione Marche  il Manifesto per la Ferrovia Salaria che sollecita lo studio di fattibilità di un’infrastruttura fondamentale che unisca i territori del Centro Italia, dal Tirreno all’Adriatico. All’evento, voluto dal consigliere regionale della Lega Andrea Maria Antonini, presidente della 3a commissione regionale Ambiente e Territorio, hanno partecipato l’assessore alle infrastrutture Francesco Baldelli, i consiglieri regionali Anna Menghi e Luca Serfilippi, il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e l’architetto Guido Benigni promotore del Manifesto

I territori dell’Appennino terremotato sono legati da una strada antica che li attraversa: con la Ferrovia Salaria, che ne ricalca il percorso, scriveremo la nuova storia delle nostre comunità – ha detto Antonini nel suo intervento – Chiediamo ai rappresentanti e alle forze vive del lavoro, dell’impresa, della società e della cultura di sottoscrivere il Manifesto per la Ferrovia Salaria e di sostenerla con forza e con spirito unitario come ha fatto oggi la Regione che  ha scelto una location che più simbolica non si può: il palazzo del Consiglio Regionale è stato a lungo sede delle Ferrovie”.

Sulla stessa linea l’assessore Baldelli che, nel sottolineare quanto le infrastrutture siano determinanti anche come collante sociale e identitario dei territori, ha anticipato di aver fissato un incontro con RFI per sollecitare l’urgenza dello studio di fattibilità dell’attesa tratta ferroviaria.

“Visti gli ingenti investimenti annunciati per il tratto stradale Trisungo-Acquasanta, la Ferrovia Salaria rappresenterebbe il completamento di un progetto sull’accessibilità dei territori indispensabile per la loro stessa sopravvivenza – ha concluso Antonini – Senza accessibilità non c’è sviluppo. Nel sottolineare la lungimiranza del sindaco Fioravanti, primo firmatario del manifesto, mi auguro che quanti più stakeholders possibili sposino un progetto vitale per le Marche e il centro Italia”.

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