Dardust ad Ascoli, un concerto bello solo a metà

Ascoli.- Un piccolo concerto per “intimi” in una piazza minore del centro storico di Ascoli, qualche anno fa. In occasione della presentazione di un libro di un giovane e stimato collega, Dario Faini si esibì – armato solo di un pianoforte in straordinari virtuosismi , entusiasmando tutti quelli che apprezzano l’arte musicale e la bellezza in genere. Qualcosa di molto lontano dal grande show di ieri sera in Piazza del Popolo, dove il pianista e compositore ha avviato il suo nuovo tour italiano. Ormai noto alle platee nazionali, Dardust ha offerto sprazzi del suo immenso talento solo nella prima parte del concerto, davanti ad oltre 900 spettatori accorsi per l’evento.

Una prima parte intimista, raffinata, elegante con brevi ma solide punte di notevole intensità, accompagnato alla tastiera solo da due performers di grande professionalità.  Nella seconda invece, il musicista ascolano ha alzato il volume dello show, ed anche la carica ritmica ed elettronica della proposta, indugiando in pezzi ossessivi di disco-dance o simili, dove la creatività e la melodia si sono perse.

Una proposta che ha coinvolto alcuni spettatori, ammiccati continuamente dall’artista, ma che ha lasciato delusi gli altri, che magari in un ora e mezza di spettacolo, peraltro ricco di effetti speciali e scenografie suggestive e dove hanno avuto spazio anche i tamburrini della Quintana, si aspettavano qualcosa di meno commerciale e più originale. Ma tant’è. Il successo, comunque è arrivato lo stesso.

Con il caloroso pubblico di Ascoli che ha abbracciato idealmente il suo figliol prodigo, ormai assurto a vette di popolarità molto elevate ( per via del Festival di Sanremo), premiandolo con un grande applauso quando Faini ha dedicato il concerto al padre scomparso da poco. Ma si poteva e doveva fare di più.

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