Gratteri : “Passi indietro nella lotta alla Mafia”

Ancona. “Nella lotta alla Mafia sono stati fatti dei passi indietro”. Lo ha detto il Procuratore di Catanzaro Gratteri a margine di un incontro ad Ancona presso l’Università Politecnica delle Marche. Nel giorno della commemorazione della strage di Capaci (Palermo) dove nel 1992 morì il giudice Giovanni Falcone, uno dei magistrati d’Itali più impegnati da sempre nel contrasto alla criminalità organizzata lancia l’allarme : ” L’attenzione e l’impegno nel combattere la Mafia sono calati, soprattutto nell’ultimo anno, anche sul versante normativo.E’ un momento molto delicato che spero finisca presto.”

Anche la criminalizzata organizzata attuale, secondo Gratteri non è più la stessa di 30 anni fa. E non uccide, non fa rumore, non fa parlare di sè ma agisce in silenzio, drogando l’economia. Quindi occorre tenere alta la guardia, anche sul piano dell’informazione e dei messaggi verso l’opinione pubblica.

Quanto al sacrificio di Falcone, nel 1992 il Procuratore che vive da una vita sotto scorta per via della sua costante alla N’drangheta e alle sue derivazioni, ha affermato che oggi, 23 maggio è “il giorno dei gattopardi, di quelli che in vita il magistrato palermitano lo hanno deriso e diffamato, e ora lo celebrano nei riti. Sapendo che i morti non possono rispondere. Tutto ciò è insopportabile – ha affermato Gratteri – e noi dobbiamo onorare la memoria delle persone scomparse”.

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