Il Piano regionale e i problemi della sanità picena

San Benedetto del T.(Ap). Il Piano sanitario verrà approvato entro una settimana dalla giunta regionale ed entro tre mesi dal consiglio regionale. Quanto ribadito all’Auditorium comunale di San Benedetto dal presidente della Regione Francesco Acquaroli e dall’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che hanno illustrato il documento affiancati dal commissario dell’Ast Ascoli Vania Carignani e dal sindaco Antonio Spazzafumo.

«L’obiettivo  è quello di aumentare la mobilità attiva, in particolare quella che spinge i pazienti verso il nord soprattutto per l’Ortopedia – ha sottolineato il governatore . Prima della pausa di agosto approveremo questo nuovo Piano socio sanitario che vuole gettare le basi per una sanità rivista e potenziata».

Presenti in sala i sindaci di Montefiore con Lucio Porrà, di Acquaviva con Sante Infriccioli, di Montalto con Daniel Matricardi, di Monsampolo con Pierluigi Caioni e Grottammare con il vice Alessandro Rocchi. «Nel frattempo – ha spiegato l’assessore Saltamartini – le Aree vaste sono state sostituite dalle 5 Ast quindi anche il Cup non sarà più regionale ma provinciale questo significa che un sambenedettese non sarà più inviato a Urbino per essere sottoposto a un esame o auna visita ma dovrà avvenire entro la propria provincia».

Sempre Saltamartini ha ricordato il lavoro affrontato dalle Marche nella vaccinazione somministrando circa 4 milioni di vaccini. Sul fronte dei sindacati Viola Rossi della Cgil ha sottolineato la presenza di oltre 200 precari a cui sta per scadere il contratto.

Da qui la replica di Saltamartini: «Dal 2018 c’è il problema dei tempi di vestizione e noi ci siamo ritrovati a dover affrontare tale questione, ma sicuramente questi tempi saranno retribuiti. Quanto al riequilibrio dei trattamenti è emerso che il Piceno percepisce meno rispetto alle altre zone e stiamo finanziando la seconda trance, quindi i fondi sono stati già stanziati. Per le posizioni di funzioni verranno riconosciute e verrà fatto dal prossimo direttore dell’Ast Ascoli che sarà nominato entro il prossimo 15 maggio».

Tanti gli interventi dal pubblico nel corso dell’incontro da parte di sigle sindacali, associazioni e dagli stessi consiglieri comunali che hanno tratteggiato un profondo malessere sulla sanità picena.

La consigliera comunale Luciana Barlocci si è soffermata sui tempi di attesa al Pronto soccorso sambenedettese, l’ex sindaco Pasqualino Piunti ha chiesto che la giunta regionale possa incontrarsi con la commissione comunale sanità mentre Giorgio De Vecchis ha parlato del divario tra San Benedetto e Ascoli soprattutto in termini di risorse e attrezzature. Tra gli operatori l’infermiere Roberto Fioravanti  ha ricordato come per 7 anni i reparti di Ortopedia e Chirurgia del Madonna del Soccorso siano stati accorpati pur contando 15 posti letto in meno.

Alessandra Clementi

Commenti

Comments are closed.