Combattere il fascismo finanziario, non quello da operetta

Ascoli Piceno 2 novembre.- Quello che è accaduto ad Acquasanta Terme nei giorni scorsi è un fatto gravissimo. Non tanto per la cena nostalgica del fascismo in sè, o per i busti o le immagini di Mussolini esposti nella sala. Ma per altri due motivi. Il primo è che Acquasanta fu teatro come Ascoli sul Colle S.Marco e tante altre città marchigiane ed italiane, di una strage nazifascista che fece 42 morti tra abitanti e partigiani, durante la Seconda guerra mondiale. Il secondo e forse ancora più importante, è che alla cena avrebbero partecipato esponenti delle istituzioni locali e rappresentanti di un partito che siede in Parlamento (Fratelli d’Italia), e che quindi dovrebbe accogliere la Costituzione della Repubblica e ripudiare ogni forma di “apologia” del fascismo e di quello che fu.

Detto questo, non sono tali cene o altre manifestazioni da “operetta” che dovrebbero creare allarme nell’opinione pubblica ed essere combattute, per quanto antidemocratiche e deliranti. Anche perchè sono forme esteriori e sociali di un pensiero politico che a regime vigente, costituzionale e antifascista, non potrebbero diventare una realtà prevalente. Quello che è ben più pericoloso, per la società e soprattutto per le sue fascie piu deboli ( sempre più vaste) è il fascismo finanziario globale che sta scalzando da tempo ormai qualsiasi altro potere, statale, economico, perfino culturale che sia. Un potere divenuto già dittatura che si esprime e che domina i cosiddetti mercati internazionali che decidono il destino delle nazioni intere – vedi la Grecia – pur di realizzare i propri interessi. Un fascismo finanziario ben più potente di qualsiasi partitino o gruppetto locale, e che dall’alto dei suoi circoli globalisti impedisce qualsiasi autonomia politica agli Stati, ai Parlamenti o ad altre forme organizzate socialmente, imponendo regole, austerità, spogliazione di sovranità e di diritti su scala mondiale.

E che oltre a questo, ha imposto ormai un pensiero unico dominante – in Europa e negli Usa – che censura o ridicolizza qualsiasi pensiero alternativo, di destra nazionalista, di sinistra equalitaria o di qualsia altro genere esso sia. Questo potere – le forze autenticamente democratiche e socialiste che dopo la caduta del Muro di Berlino hanno accettato e ora addirittura difendono su scala europea, dovrebbero combattere se vogliono che il popolo torni a loro e non abbracci sempre di più ideologie veramente totalitarie che fanno il gioco dell’elite mondiali, annullando  progressivamente qualsiasi forma di controllo politico allo strapotere dell’economia finanziaria e multinazionale che domina l’epoca presente. Questo potere, che naturalmente a livello nazionale e locale ha i suoi rappresentanti e le sue organizzazioni che non competono in alcuna elezione, ride quando vede contrapporsi l’opinione pubblica sulle cene da operetta pensando che queste siano il pericolo per il mondo attuale. Ride perchè sa che azzuffandosi per queste cose, tale opinione non rivolgerà mai la propria attenzione verso le questioni più serie ed importanti dell’oggi, nonostante esse siano da decenni ormai sotto gli occhi di tutti ( privatizzazioni selvagge di ogni azienda pubblica, spoliazione dell’apparato produttivo e massacro delle pmi, tassazione sempre più elevata, disoccupazione indotta crescente, azzeramento progressivo del welfare, indebolimento del sistema politico e distruzione dei partiti storici, della sanità, della scuola e perfino dei valori culturali e familiari ). Perchè non indignarsi e reagire a tutto questo, liberandosi di categorie ormai superate e che fanno solo il gioco di chi governa il mondo ?

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