Turismo in crisi, Confcommercio : “Urgenti sostegni e ripristino Cig”

Pesaro .- Ripristino della Cassa integrazione retroattiva dal 1° gennaio; interventi di sostegno, ristori sotto forma di contributi a fondo perduto per le sole imprese del turismo e della ristorazione , moratoria sul rientro dei finanziamenti garantiti . Sono le richieste di Confcommercio per sostenere il turismo in crisi per gli effetti della crisi sanitaria.

La recrudescenza del Covid e le iniziative adottate dal Governo stanno di nuovo colpendo il turismo- dichiara Amerigo Varotti, Direttore Generale di Confcommercio Pesaro e Urbino / Marche Nord. Tutte le attività della filiera: dai tour operator e agenzie di viaggio agli alberghi, dai ristoranti alle guide turistiche, dalle strutture ricettive e i locali da ballo hanno registrato nel corso del 2021 dati disastrosi”. 

Rispetto al 2019 si sono perduti 60 milioni di arrivi e 120 milioni di presenze in Italia, oltre a 13 milioni di viaggi degli italiani all’estero. Il settore del turismo organizzato – come ricorda FTO, la Federazione di Confcommercio del turismo organizzato – è fermo da due anni perdendo l’80% del fatturato: tredicimila imprese rischiano concretamente di chiudere licenziando 86.000 lavoratori. Solo tra Natale e capodanno – aggiunge Varotti – sono state cancellate oltre 5 milioni di partenze programmate, senza dimenticare l’impennata delle disdette negli alberghi  e nella ristorazione e la drammatica situazione delle discoteche che continuano a pagare un prezzo altissimo con la chiusura per decreto. Un settore, sicuramente il più colpito dalla pandemia e dai provvedimenti governativi

. Non sono previsti ristori, sostegni per non chiudere le attività. Non è stata prorogata la Cassa integrazione scaduta il 31 dicembre (con i conseguenti inevitabili licenziamenti). Non è stata prorogata la moratoria sugli aiuti di Stato , le misure straordinarie anti COVID varate nel 2020 (cioè i finanziamenti garantiti e le garanzie pubbliche) pensate in una logica di progressivo rientro verso condizioni di normalità che ancora non sussistono. Cosa peraltro sollecitata al Governo dalla stessa ABI – Associazione bancaria italiana. Ma il Governo è assente. Un trattamento inaccettabile nei confronti di un settore tra i più importanti del Paese”.

Nella foto, Amerigo Varotti

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