Ascoli. Carlo Maria Nardinocchi era un personaggio politico di altri tempi. Gentilezza, cortesia e competenza che adesso sembrano lontane anni luce. Per questo scrivere della sua morte, avvenuta oggi ad Ascoli riempie di tristezza. Aveva 90 anni, l’ex sindaco della città picena, colonna della Democrazia Cristiana ai tempi d’oro della scudo crociato. Dipendente Inps, Nardinocchi era entrato nel consiglio comunale nel 1971 e vi era rimasto per quattro legislature. Fino ad approdare alla carica di primo cittadino nel 1990, alla guida di una coalizione Dc, Psi e Pri. Altri tempi, altra storia. Dopo la fine dell’esperienza amministrativa – ma era stato anche Segretario provinciale del partito- l’ex sindaco era stato presidente del Consorzio Idrico. E poi dopo era rimasto molto attento all’evoluzione politica e sociale ascolana, frequentando assiduamente il parlamentino del Caffè Meletti. Luogo simbolo della cultura cittadina, dal quale continuava ad ascoltare tutti e a conversare con giovani ed anziana. Con pacatezza e gentile, e molto educazione – oggi del tutto perse. I funerali di Carlo Nardinocchi – Carletto per tutti – si svolgeranno domani, venerdi 25 marzo alla chiesa di San Pietro Martire.
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