Ascoli Piceno 29 agosto.- “E’ stato un attacco feroce e senza precedenti al Vicario di Cristo. Non si era mai vista prima una richiesta al Papa di dimettersi, orchestrata come una vera e propria operazione mediatica e politica, sfruttando la visibilità del viaggio in Irlanda e cercando di mettere in difficoltà il Santo Padre nel dialogo con i giornalisti sull’aereo. “ Lo afferma il Vescovo di Ascoli Piceno, Mons. Giovanni D’Ercole in una lettera ai fedeli, in relazione al caso della richiesta di dimissioni del Pontefice avanzata dall’ex nunzio apolostolico a Washington, Carlo Maria Viganò, che accusa Bergoglio di non aver fatto piena luce sui casi di pedofilia perpetrati dal 2013 dal cardinale Teodore McCarrick ( sotto inchiesta negli Usa). Un accusa che secondo il Corriere della Sera “ha il sapore di una provocazione..” visto quello che Papa Francesco ha fatto in questi anni per combattere la piaga degli abusi sessuali all’interno della Chiesa Cattolica. E che molti vedono come parte di un violento scontro in atto tra tradizionalisti e progressisti, questi ultimi rappresentanti dall’attuale Pontefice che ha avuto la forza, come rarissime volte accaduto nella storia, di togliere il porporato ad entrambi gli ex cardinali, Viganò e McCarrick. Il Vescovo di Ascoli, che si trovava in Irlanda negli stessi giorni del Papa, ricorda come “ proprio mentre il Santo Padre celebrava a Dublino l’Incontro internazionale delle famiglie ribadendo l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio e offrendoci bellissime catechesi e indicazioni concrete per la vita famigliare fondata sulla promessa “per sempreˮ che un uomo e una donna si scambiano nel sacramento del matrimonio, qualcuno ha pensato di propagare contro di lui un attacco feroce e senza precedenti . Non desidero entrare nel merito delle accuse rivolte a Francesco: prendiamo sul serio l’invito che il Papa ha fatto ai giornalisti, l’appello alla loro professionalità nel leggere quel testo ( il Rapporto Viganò : ndr) . Il Santo Padre ha detto così perché dalla lettura attenta del testo e delle circostanze che vi sono descritte è possibile comprendere la strumentalizzazione e l’assurdità della richiesta di dimissioni.” Mons. D’Ercole, nell’esprimere solidarietà al Pontefice, chiede a tutti i fedeli e le comunità religiose di pregare per il Santo Padre e dedicargli una “speciale giornata di rinnovata fedeltà domenica prossima 2 settembre”.
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