Fermo.- Aveva messo in piedi un organizzazione su vasta scala per sfruttare propri connazionali bisognosi di lavoro, nelle coltivazioni della nostra regione. Ma è stato individuato dalla Guardia di Finanza di Ancona ed arrestato, su mandato della Procura di Fermo. Si tratta di un pakistano residente a Fermo che era riuscito a coinvolgere nel proprio giro di sfruttamento almeno 50 persone, tutte straniere e spesso con il permesso di soggiorno scaduto. Arruolava per pochi soldi e spesso anche in nero, braccianti che oltre a dover lavorare nei campi con turni e orari massacranti, dovevano anche alloggiare in strutture fatiscenti. Nel giro però ovviamente erano coinvolte aziende agricole del sud delle Marche, che pur di risparmiare si affidavano al pakistano per reclutare manodopera quasi schiavizzata. Il responsabile del giro di caporalato, come detto è stato arrestato ma ora si spera che anche le imprese italiane vengano sanzionate.               mt
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