Spiagge, via libera alle gare ma deciderà il Governo

San Benedetto del T. (Ap).- Stop all’assegnazione automatica delle concessioni e la direttiva Bolkestein applicata solo se risultasse una scarsità di arenili ancora liberi dalle concessioni. Arrivata questa mattina la sentenza da parte della Corte di Giustizia Europea dietro ricorso del Tar Lecce chiamata a rispondere su nove quesiti che mettevano in dubbio l’applicabilità della direttiva Bolkestein alle concessioni balneari.
La Corte di Giustizia Europea ha espresso il suo verdetto sulle concessioni balneari, confermando l’obbligo di riassegnarle tramite gare pubbliche e non più in modo automatico. Quindi si procederà alle aste ma allo stesso tempo ha affermato che tutto dipenderà dalla scarsità o meno delle spiagge e quindi delle concessioni da assegnare.
«Il Governo dovrà stilare una mappatura degli arenili– ha spiegato l’avvocato Enzo De Michele che nei giorni scorsi aveva tenuto un incontro con i rappresentanti dell’Itb di San Benedetto – quindi dovrà essere il Governo a definire i limiti in cui applicare la Bolkestein. Se la mappatura dirà che non c’è scarsità di risorse e quindi ci sono diverse concessioni ancora da assegnare non si dovrà applicare la Bolkestein. Ora andrà valutato il patrimonio costiero. Secondo il mio punto di vista essendo le concessioni dei beni e non dei servizi, non devono essere soggette alla Bolkestein».
Una sentenza che viene accolta con entusiasmo dal presidente dell’Itb Giuseppe Ricci che commenta: «Siamo ottimisti, visto come si era messa, non è andata male. E’ vero che hanno affermato come le concessioni non potranno più essere rinnovate automaticamente ma è anche vero che lasciano al Governo la decisione, a seguito di una mappatura, dove definire se c’è scarsezza di arenili ancora liberi o meno. Nel caso in cui ci fossero ancora tante spiagge da assegnare non verrebbe applicata la Bolkestein. L’attuale maggioranza di Governo ci è stata sempre molto vicino e speriamo che ora dimostri concretamente questa vicinanza».
Viene quindi ribadita l’illegittimità dei rinnovi automatici con cui l’Italia ha gestito le assegnazioni delle concessioni demaniali marittime fino a oggi, affermando che la direttiva Bolkestein si applica a tutte le concessioni di occupazione del demanio marittimo. Viene lasciato uno spiraglio in merito alla quantità di spiagge occupate rispetto a quelle lasciate libere. Quindi ci si rifà alla tesi della non scarsità della risorsa come ragione per escludere le concessioni balneari esistenti dalla Bolkestein. Valutazione sulla scarsità o meno degli arenili che dovrà essere effettuata sia a livello nazionale che comunale.
A.C.

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