Cgia Marche al tavolo con Di Maio per sostenere pmi moda . Un Piano per Made in Italy

Macerata 10 ottobre. Aperti presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, i lavori del nuovo Tavolo della moda, convocato dal vicepremier Luigi Di Maio.
Presenti all’incontro, oltre ai rappresentanti nazionali del settore  e delle istituzioni e le principali associazioni di categoria, tra cui Confartigianato, anche Giuseppe Mazzarella, Presidente Regionale di Confartigianato Marche e Delegato Nazionale all’Export per le Pmi.
“Siamo soddisfatti di questo nuovo inizio – ha affermato Mazzarella – che getta le basi per una proficua collaborazione con le istituzioni, volta a rafforzare il percorso giĂ  avviato in questi anni e a sviluppare un progetto di crescita per il settore moda. Questo comparto, che ha un ruolo primario all’interno della bilancia commerciale italiana con una crescita del fatturato a 94,8 miliardi (+3,9%) nel 2017, è in continua espansione ed è fondamentale poter lavorare a politiche di sviluppo e di investimento che possano tutelare al meglio i nostri imprenditori e rafforzare ancora di piĂą il Made in Italy. ‘

Sono previste infatti una serie di misure economiche mirate  alla sostenibilitĂ , alla promozione degli appuntamenti fieristici, all’internazionalizzazione e alla digitalizzazione. ‘ E’ per noi particolarmente importante- ricorda  Mazzarella- che al tavolo siano rappresentate le piccolo e medie imprese, che con il loro 98% sul totale delle aziende italiane, caratterizzano l’economia del nostro Paese”. E poi aggiunge:  “Il Ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli  ha annunciato, tra le varie iniziative  anche quella di istituire e incentivare i Musei della Moda che raccolgano i modelli e gli archivi delle case di produzione e delle botteghe artigiane che rappresentano la storia dell’eleganza italiana, riconosciuta in tutto il mondo.”
Dopo questo primo incontro, Confartigianato Imprese sarà presente ai prossimi appuntamenti nel corso dei quali si proseguirà con i lavori per il settore moda, focalizzati in particolar modo sulla questione dell’internazionalizzazione e dei fondi destinati al Piano straordinario per il Made in Italy.

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