San Benedetto, alla Sentina il parcheggio della discordia

San Benedetto del T. (Ap).-  Un parcheggio nella zona sud della città di San Benedetto,  vicno alla Riserva della Sentina tra stalli pubblici e privati. Quanto basta per far discutere la politica e non solo, visto che gli stessi residenti sarebbero divisi tra chi vorrebbero questi nuovi parcheggi e chi preferirebbe del verde. Titolare dell’area la famiglia Massi della società Saxa.
L’area in oggetto è quella che insiste tra il supermercato Elite e le abitazioni, a ridosso dell’uscita dalla superstrada, precisamente 8mila metri quadrati di proprietà della società Saxa che il Comune avrebbe dovuto acquistare invece lo riceverà attraverso l’articolo 48 delle Norme tecniche di attuazione, concedendo in cambio a Vittorio Massi la possibilità di realizzare parcheggi. Si andrebbero a creare 60 stalli di proprietà privata che verranno posti a pagamento, mentre in superficie troverebbero spazio 70 stalli pubblici bianchi. E proprio sulla superficie di 4.500 metri quadrati che si andrebbe a sviluppare un bosco urbano con verde e strutture oltre che una sede per il comitato di quartiere Sentina.
Una zona che attualmente si presenta incolta e in uno stato di profondo degrado, con erbaccia, sporcizia e non presenta nemmeno i marciapiedi lungo la via. Si tratta infatti di un’area, quella tra il quartiere Mare e la Sentina, che ha reclamato spesso la mancanza di parcheggi e soprattutto in occasioni come i mercatini estivi in cui via Mare veniva chiusa. Tanto che il comitato di quartiere Sentina si è detto d’accordo con le nuove soste a patto che vengano realizzati i marciapiedi lungo via del Cacciatore e nelle zone limitrofe, ma non manca tra i residenti chi preferirebbe che quella rimanesse un’area verde.
L’iter urbanistico prevede la cessione dell’area da parte del privato e successivamente la convenzione da siglare con il Comune, atto che andrà al vaglio del consiglio comunale. La stessa normativa parla di zone a raso adibite a parcheggi come dotazione a standards urbanistico che devono essere lasciate libere da recinzioni e di norma debbono possedere accesso differenziato rispetto ad eventuali parcheggi pertinenziali privati.
Ieri sera si è svolta un’assemblea pubblica nella sede del comitato presso Palazzo Vannicola dove esponenti del centrosinistra e dell’associazione Fermiamo il consumo del suolo si sono detti contrari a tale operazione che andrebbe a portare ulteriore cemento in una zona già fortemente urbanizzata e ricordando come attraverso la convenzione con la Provincia si potranno avere 90 nuovi stalli sotto i piloni della Superstrada così da risolvere il problema del reperimento dei parcheggi. Un tema quello della zona sosta di Saxa destinato a tenere banco nei prossimi mesi sia da parte della politica che dei residenti della zona e non solo.
Alessandra Clementi

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