Camerino (MC).- Lunedì scorso si è conclusa la 37esima edizione del Camerino Festival, rassegna ricca di pubblico e di eventi tutti di grande qualità grazie alla presenza di artisti di fama nazionale e internazionale per la cui presenza possiamo ringraziare i tre direttori artistici: il Maestro Vincenzo Correnti dell’associazione Adesso Musica, Daniele Massimi di Musicamdo Jazz e il prof. Francesco Rosati della Gioventù Musicale. Il concerto finale ha visto protagonista l’Orchestra di Fiati Città di Camerino diretta dal M° Vincenzo Correnti che torna al Camerino Festival dopo il successo della passata edizione con un nuovo progetto dedicato alla canzone italiana. L’orchestra è formata da circa 65 elementi tra cui molti giovani studenti dell’Istituto musicale Nelio Biondi e si è esibita in diverse occasioni importanti e location di prestigio quali il Senato della Repubblica e lo Sferisterio di Macerata accompagnando artisti come Andrea Bocelli e Giovanni Caccamo. Nella suggestiva cornice offerta dalla Rocca Borgesca il suono dei fiati ci ha guidato attraverso il passato e il presente della musica italiana, partendo dalla musica napoletana, che iniziò a diffondersi al di fuori della Campania solo dopo l’Unità d’Italia, in una “Rapsodia” che raccoglie le melodie popolari più tipiche e celebri, molto orecchiabili, da cantare a voce spiegata, su testi spesso di argomento amoroso o sentimentale, caratteristiche tipiche della canzone melodica o “all’italiana”. Il viaggio è proseguito con motivi celebri degli anni ’30, legati alle trasmissioni radiofoniche e alla nascita del cinema sonoro; tra questi “Parlami d’amore Mariù”, composta per la voce di Vittorio De Sica ed inserita nel film “Gli uomini, che mascalzoni…” poi “Lucciole vagabonde”, “Violino tzigano” e “Mamma”, raccolte in “Canta Italia” da Fernando Francia. Un doveroso omaggio è stato dedicato a Domenico Modugno, eseguendo la famosissima melodia “Volare” in versione jazz, che ha coinvolto tutto il pubblico; a Lucio Dalla di cui l’orchestra ha suonato “Caruso” e a De André, I Nomadi, Zucchero, Battisti e Renato Zero attraverso dei medley che raccolgono i loro migliori lavori. Il concerto si è concluso con “C’era un ragazzo che come me” durante il quale all’orchestra si è unito il pubblico che ha cantato e saltato a ritmo di musica dimostrando così il proprio entusiasmo. Il guasto di una centralina elettrica, seppur ovviamente non previsto, ha permesso di creare un’atmosfera molto intima e magica, grazie al lavoro dei tecnici di “DPM Service di Giuseppe Di Paola” e dei giovani volontari sempre presenti in tutti i concerti, dimostrandoci ancora una volta che nulla può fermare la musica.
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