Giudice di Fermo : “Legittimo licenziare lavoratori”. Usb fa ricorso

Fermo.- Con una recente sentenza il Tribunale di Fermo – Sezione Lavoro ha giudicato legittimo la perdita del posto di lavoro di tutte le lavoratrici e lavoratori in occasione di un cambio di appalto.

Si tratta di tutte le lavoratrici e lavoratori addetti alle pulizie degli autobus e uffici della società Steat Spa di Fermo da molti anni dipendenti di una ditta che svolgeva tali servizi in appalto.

Dal primo gennaio 2023 i servizi in questione sono stati affidati ad altre società, Atalante Soc. Coop. e Exe di Denise Di Marco, le quali, in occasione della procedura di cambio di appalto, non hanno assunto il personale già addetto a questi servizi lasciando senza il posto di lavoro ben 8 persone.

Questi ultimi, rappresentati dalla USB Lavoro Privato, esauriti i tentativi sindacali, ricorrevano al Tribunale di Fermo per “far accertare l’illegittimità di quanto accaduto invocando la clausola sociale e contrattuale che garantisce il mantenimento del posto di lavoro negli avvicendamenti societari negli appalti.”

Il Giudice del lavoro, con una Sentenza che sarà impugnata dinanzi la Corte di Appello di Ancona, tra le motivazioni addotte a sostegno,  afferma la legittimità delle mancate assunzioni asserendo  che assorbire i lavoratori già impiegati nell’appalto sarebbe“...un’intromissione indebita nell’organizzazione imprenditoriale ed in un detrimento di tutela dei lavoratori già in forza del nuovo appaltatore, che si troverebbero postergati rispetto a quelli già adibiti all’appalto” e che è necessario garantire “…la libertà d’impresa…”.

Commenta l’USB : “Il Giudice, quindi, sposa anche la tesi che chiunque si aggiudichi un appalto ed abbia alle proprie dipendenze dei lavoratori, questi vengono prima di quelli già addetti nell’appalto!”

Pur rispettando detta sentenza, anche se sfavorevole, sotto il profilo sindacale l’USB  ritiene che tale ragionamento ” desti forte preoccupazione posto che, in Italia, i lavoratori che si guadagnano da vivere negli appalti e sub-appalti con salari spesso da fame sono centinaia di migliaia. “

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