A Cantiano tornano i muli per raccogliere legna dai fiumi

Cantiano (Pu).- La legna che cade dagli alberi e si accumula nei corsi d’acqua. Fonte di potenziali danni da esondazione in caso di piogge torrenziali, possibile fonte di energia e di reddito per tutta un’intera filiera chiamata a curare al meglio il territorio.

Un progetto che trae ispirazione dalla tradizione e che, in un territorio come quello di Cantiano, si coniuga con gli allevamenti equini. Nelle terre del Cavallo del Catria, specie autoctona allevata allo stato brado, ci sono anche i muli che qui, un tempo, servivano per effettuare lavori pesanti in luoghi impervi. Dove le macchine non potevano arrivare esisteva tutto un circuito di mulattiere che ora si potranno recuperare e sfruttare anche a fini turistici.

 È questo, in estrema sintesi, il progetto denominato “Il futuro nella tradizione: il Cavallo del Catria e trasporto della legna agli argini del Bevano” che è stato presentato oggi, venerdì 15 dicembre, presso la Sala consiliare del Comune di Cantiano alla presenza del presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Mirco Carloni con il sindaco di Cantiano, Alessandro Piccini, Giuseppe Travagliati e Giacomo Romitelli, rispettivamente presidente e vice dell’Associazione Allevatori Cavallo del Catria e Andrea Montresor, responsabile area economica Coldiretti Marche.

Mirco Carloni

Un progetto che metto al centro l’utilizzo del mulo, animale da soma un tempo al fianco dei lavoratori delle montagne perché in grado di lavorare con precisione e intelligenza in strade e fossati proibiti ai mezzi meccanici. “In questo contesto i boscaioli – spiega l’onorevole Carloni – nell’attività di taglio della legna dei boschi, si servono di muli, che rivestono un ruolo cruciale nel trasporto del legname.

Tra boscaioli e muli si instaura una simbiosi essenziale per garantire un’attività sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Progetti come questi sono possibili grazie al cosiddetto Decreto Legna che ha istituito un fondo 500 mila euro a decorrere dal 2023, che consente di finanziare progetti per la raccolta del legname nei territori colpiti da eventi atmosferici o meteorologici come nubifragi, piene, alluvioni, frane ed esondazioni.

L’obiettivo è promuovere progetti di informazione e formazione relativi ad attività di raccolta del legname depositato naturalmente nell’alveo dei fiumi, dei torrenti, sulle sponde di laghi e fiumi e sulla battigia del mare. L’importanza di questi progetti risiede non solo nel coinvolgimento della cittadinanza attraverso eventi dimostrativi, sessioni pratiche e formazione, ma anche nella valorizzazione di antiche tradizioni e filiere che, in un’epoca di transizione, non possono essere dimenticate”.

 

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