Danni da cinghiale in aumento ma interventi scarsi

Ancona.- Danni all’agricoltura sempre più ingenti, incidenti stradali e lo spettro della peste suina alle porte. Dopo le denunce e due grandi manifestazioni con i trattori sotto la Regione per chiedere misure incisive, gli agricoltori di Coldiretti Marche sono ancora sulle barricate bollando come “fallimentare la politica venatoria regionale ed il sistema di gestione degli Atc”.

Coldiretti Marche chiede lo stato di emergenza sugli ungulati. “Chiediamo – spiegano dalla Federazione regionale dei coltivatori diretti – che si intervenga subito nella revisione della legge e dei regolamenti di settore, recependo le nuove normative nazionali che prevedono un’attività di controllo straordinario annuale con gabbie e abbattimenti su tutto il territorio regionale, compresi i parchi e le aree protette e senza alcun impedimento da parte di Ispra”.

Il riferimento è all’articolo 19 ter inserito con la Legge di Bilancio 2022, a modifica della legge 157/2022 che disciplina il Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica.

“Per tutto questo tempo – aggiungono da Coldiretti – si è continuato a ragionare come se la selezione fosse un altro tipo di attività venatoria e non come un’azione di riequilibrio ambientale. Ora serve un’improcrastinabile attivazione di quanto previsto dalla normativa nazionale per provare a porre rimedio a una situazione sulla quale né gli Atc, né la Regione ha saputo prestare la dovuta attenzione negli ultimi 20 anni. Non è più tollerabile che gli organi preposti continuino a temporeggiare nell’affrontare questa emergenza”.

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