Amandola (Fm).-“Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”: è il titolo dell’iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil Marche e dal comune di Amandola per celebrare la festa dei lavoratori nelle Marche. Si svolgerà ad Amandola, in provincia di Fermo , a partire dalle ore 10,30.
Partecipano i tre segretari generali dei sindacati: Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche, Marco Ferracuti, segretario generale Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, segretaria Uil Marche. Il corteo prenderà il via alle 10,30 dal Monumento degli Alpini e alle 11 è previsto il comizio in piazza Risorgimento.
Nella regione sono previste altre iniziative istituzionali alle quali partecipano Cgil, Cisl e Uil : a Matelica, Pioraco, Recanati, Porto Recanati e Civitanova Marche, in provincia di Macerata mentre ad Ancona, a Sirolo, al parco della Repubblica, alle ore 17, con “Lavoro in sicurezza, sicurezza del lavoro” con la partecipazione di Tiziana Mosca , Cgil, Alessandro Mancinelli, Cisl e Giorgio Andreani, Uil.
«Il lavoro è il nostro punto di partenza – sottolinea Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche – ma costituisce anche il nostro futuro, quello della nostra regione. È il perno per la tenuta del nostro territorio. Il Primo Maggio serve per ricordare questo: la centralità del lavoro. Ed è l’articolo 36 della Costituzione a chiarirne il significato: “il lavoro deve garantire una retribuzione proporzionata e sufficiente per un’esistenza libera e dignitosa».
«Nella nostra regione serve un nuovo modello di sviluppo economico in grado di generare lavoro stabile, adeguatamente retribuito e sicuro. Diciamo basta al lavoro cosiddetto povero, il lavoro deve essere sinonimo di dignità e sicurezza per tutti i cittadini marchigiani. – rilancia Marco Ferracuti, segretario generale Cisl Marche – Crediamo fortemente nel valore e nell’importanza cruciale della formazione, che rappresenta, per noi, un investimento fondamentale per il futuro dei lavoratori e delle imprese.”
«Alla politica chiediamo di rimettere al centro le persone, con i loro diritti a cominciare da quello al lavoro, giustamente retribuito e sicuro – è il commento di Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche – Per meri interessi di parte si sono alimentate logiche individualiste minando il senso di solidarietà che deve necessariamente permeare una società civile e democratica. Per non lasciare nessuno indietro: non i giovani, i più soggetti a infortuni visto che i dati Inail 2023 indicano che il 36% degli infortuni è toccato ad un under 35, né le donne che troppo spesso hanno basse retribuzioni, lavori discontinui e sono le più soggette al fenomeno del lavoro part time involontario».
Nelle Marche il 4% della popolazione detiene oltre il 20% della ricchezza e oltre un terzo della popolazione vive con un reddito sotto i 15mila euro all’anno.
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