Ascoli Piceno 25 marzo. E’ sotto controllo l’incendio che oggi ha bruciato due ettari di patrimonio boschivo e di vegetazione sulle colline a nord di Ascoli, nella frazione di Colonnata, vicino a Venagrande. Dopo l’intervento del canadair arrivato da Ciampino e il lavoro sul campo dei vigili del fuoco, la situazione è tornata quasi alla normalità. Anche se sono in corso le operazioni di bonifica, e non si fermeranno fino a quando non sarà esclusa la possibilità che dei focolai isolati e magari nascosti possano far ripartire le fiamme. Sventato il nuovo rogo, c’è però da sottolineare che solo nell’ultimo mese nella provincia di Ascoli si sono già verificati già 5 incendi, con ciò mettendo in pericolo anche molti residenti in diverse aree interne e collinari. Da Trisungo di Arquata a Lisciano- sul Colle San Marco, da Acquasanta a Monte Aquilino, vicino a San Benedetto, vigili del fuoco e spesso anche mezzi aerei sono dovuti intervenire e lavorare per molte ore per spegnere le fiamme che sono divampate in poco tempo per cause “non naturali”. Certo l’anomalia delle alte temperature in molti giorni del mese di marzo – compreso quello di oggi – insieme al vento, ha favorito l’estendersi di piccoli roghi di sterpaglie in incendi veri e propri che qualche volta hanno messo seriamente a rischio anche borghi e centri abitanti. Ma forse e più spesso – non considerando il dolo e i progetti criminali di qualcuno- potrebbe essere stata l’imperizia o la superficialità umana nel compiere certe operazioni di pulizia nelle campagne e negli orti a causare quelle situazioni impreviste che non si dovrebbe mai creare in zone densamente abitate, o comunque non lontane da città e paesi. Per evitare non solo danni maggiori all’ambiente ma anche possibili conseguenze drammatiche per la popolazione. E siamo solo a marzo, in un periodo dell’anno in genere molto più tranquillo dal punto di vista dei roghi boschivi di quello attuale! I vigili del fuoco tuttavia, mantengono l’allerta alta sul territorio, sperando che certi comportamenti al limite della leggerezza, e sicuramente censurabili se non punibili non si ripetano.
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