Coldiretti contro la Nestlè per le etichette a semaforo : “Tutelare il consumatore”

Ancona 26 giugno.- L’etichetta veramente trasparente è quella che indica al consumatore da dove arriva un cibo. Solo così e attraverso un percorso di educazione alimentare da far iniziare fin dai primi anni di scuola avremo consumatori davvero consapevoli e attenti alla loro salute e a quella dell’intero pianeta.

Lo sostiene Coldiretti Marche nel commentare la decisione della Nestlè di utilizzare entro il 2019 l’etichetta nutrizionale a “semaforo” ( bollini con colori diversi a identificare la “pericolosità” degli alimenti) sui propri prodotti in vendita nei Paesi europei. “Questa indicazione è fuorviante e scorretta – attacca Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – poiché ha la finalità di bollare come dannosi prodotti secolari come l’olio extravergine di oliva, i salumi come il ciauscolo o anche pecorino e casciotta favorendo bevande artificiali, presunte light o zero, delle quali si ignora addirittura la ricetta. Per altro quella di Nestlè è una decisione intempestiva che rischia di condizionare il dibattito in corso nell’Unione Europea per individuare un approccio armonizzato dopo il “traffic light” inglese e il “nutriscore” francese ma anche quello a livello internazionale dove l’Italia ha recentemente sventato il tentativo di promuovere bollini allarmistici che avrebbero colpito le tipicità Made in Italy in una risoluzione dell’Onu”.

Il rischio, per Coldiretti è quello di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di bocciare elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea : “E’ inaccettabile – dichiara l’associazione degli agricoltori -spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti orientandolo a preferire prodotti di minore qualità anche perché l’equilibrio nutrizionale !

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