Economia circolare e del riuso. Bando regionale da 2 milioni per imprese

Ancona 27 settembre.- Un bando  sull’economia circolare dalla dotazione di quasi 2 milioni di euro a valere su risorse regionali. E’ quanto è stato annunciato oggi, proprio nel giorno dello sciopero globale per il clima, dall’assessora alle attività produttive e alla green economy, Manuela Bora, e dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. La misura

offrirà opportunità di finanziamento a fondo perduto a quelle imprese che investono secondo le logiche di miglioramento ambientale ed economico basate cioè sulla reimmissione in circolo di materiali, beni, energia per favorire la crescita e rispettare la natura e il territorio in cui viviamo.

“L’economia circolare rappresenta un obiettivo fondamentale da perseguire per garantire un futuro alle prossime generazioni e capace di offrire ampie opportunità di sviluppo ai nostri territori – ha spiegato Manuela Bora – questo nuovo approccio può tradursi in nuove opportunità di business e coniugarsi positivamente con il percorso ineludibile della digitalizzazione dei processi produttivi. Applicare i principi del riuso, riciclo, rigenerazione – aggiunge Bora – “porterà sicuramente ad una drastica riduzione delle emissioni, contribuendo in misura significativa alla lotta ai cambiamenti climatici, rendendo inoltre le nostre imprese più innovative e competitive”.

L’obiettivo del bando regionale è incentivare progetti realizzati da partenariati di imprese, in grado di mettere a sistema competenze e risorse per promuovere innovazioni di livello tecnologico già avanzato, destinate all’industrializzazione e commercializzazione di nuovi prodotti e servizi e di nuovi processi nell’ottica dell’economia circolare e rigenerativa. Gli ambiti tematici vanno dal riutilizzo e riciclo di materiali compositi o altri materiali plastici all’eco-design e nuovi modelli di business applicati ai settori dell’arredo, del made in Italy e del packaging fino al trattamento e valorizzazione di scarti organici ed inorganici, anche attraverso approcci di digitalizzazione e simbiosi industriale.

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