Dante Ferretti si è raccontato al Lauro Rossi di Macerata

Macerata.- “A causa del mio lavoro vengo pochissimo a Macerata, ma è una città che amo, che sogno tantissimo. Sogno di passeggiarci in solitaria, di notte e mi ricordo i vicoli, le strade, i luoghi della mia infanzia”. Sono le parole del tre volte Premio Oscar Dante Ferretti, scenografo e costumista nato a Macerata e tra i più stimati del mondo del cinema, a cui ieri, sabato 6 maggio Confartigianato ha dedicato una serata di gala ricca di significati.

Del resto, Ferretti ha sempre con fierezza testimoniato un’innata maestria artigiana, appresa fin da giovanissimo nel laboratorio di falegnameria di famiglia, a Macerata.

Una Bottega da Oscar: storia di un artigiano a Hollywood è stato il titolo dell’evento gratuito, con il patrocino del Comune di Macerata e Unimc e inserito nel cartellone del festival letterario Macerata Racconta, che ha acceso un gremitissimo teatro Lauro Rossi di Macerata, vista la rilevanza dell’evento.

A portare i propri saluti, il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, che ha ricordato l’importanza di una figura “di lustro per la nostra città”. Il Presidente territoriale di Confartigianato Imprese Enzo Mengoni si è poi detto “onoratissimo di poter parlare con il maestro Ferretti e ascoltare i suoi vissuti, partendo da quando giovanissimo respirava l’atmosfera della storica bottega di famiglia”. Il Magnifico Rettore John McCourt ha sottolineato l’importanza di valorizzare sempre la creatività e l’Assessore Riccardo Sacchi ha quindi evidenziato come la cultura sia “una delle risorse principali per lo sviluppo di un individuo e la politica non può fare a meno di investirci”.

All’evento erano presenti le piĂą alte cariche civili e militari del territorio. La serata è stata aperta dall’introduzione del prof. Anton Giulio Mancino – Docente di Storia del Cinema ad Unimc – ed è proseguita con un dialogo tra Ferretti e David Miliozzi partendo dal libro Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar.

Ferretti ha ripercorso i ricordi del suo rapporto con Fellini, parlando della vista di una scena dei Vitelloni “che è proprio come il mio teatro Lauro Rossi quando ero bambino, quando le famiglie di Macerata si incontravano per fare festa, a Capodanno”, e ha proseguito con la sua storia più intima. “Ho cominciato ad appassionarmi di cinema da piccolissimo, avevo pochi anni. Il primo film? Forse I ragazzi della via Pal, visto nella sagrestia della chiesa di San Giorgio, con un vecchissimo proiettore che funzionava solo girando una manovella. Il cinema è sempre stato per me speciale e a Macerata, benché città tutto sommato di piccole dimensioni, c’erano tante sale cinematografiche”. Poi la decisione di andare a Roma per fare quel cinema tanto sognato, come scenografo, e l’inizio della carriera, che ha avuto tra i momenti più significativi l’incontro con Pier Paolo Pasolini. Tra gli aneddoti, anche il legame con Martin Scorsese e l’ambientazione di “Gangs of New York, con una Ney York del 1800 ricostruita interamente a Cinecittà”.

Confartigianato ha omaggiato il maestro Ferretti con un riconoscimento, per ringraziarlo per “aver acceso i riflettori di Hollywood sulla maestria artigiana del territorio maceratese”: si tratta di una pergamena realizzata a mano dalla Bottega Amanuense Malleus e di una spilla creata dal Maestro Orafo Giuseppe Verdenelli. Omaggio anche dal Comune di Macerata.

 

 

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