Pesaro Music Awards, i vincitori 2024

Pesaro. – All’inizio del concerto sinfonico di venerdì scorso prima dell’esecuzione dell’Ouverture Tragica di Johannes Brahms e della Sinfonia Concertante di Sergej Prokof’ev, solista il violoncellista Giovanni Gnocchi e direttore d’orchestra il giovane Riccardo Bisatti, il direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, Paolo Rosetti, ha annunciato dal palcoscenico i 3 premiati ai Pesaro Music Awards (PMA) 2024.

I PMA nascono nel 2019 grazie all’intuizione dell’Orchestra Sinfonica Rossini e del suo presidente e sovrintendente Saul Salucci, in collaborazione con il Comune di Pesaro ed il sostegno del main sponsor OSR Xanitalia: l’idea è quella di riconoscere un premio a personalità eccellenti nel settore musicale, che hanno o hanno avuto contatti e legàmi con la città di Pesaro.

Ricchissimo l’albo d’oro, che ha visto premiare nelle quattro precedenti edizioni: i cantanti Daniela Barcellona, Mariella Devia, Nicola Alaimo e Eleonora Buratto, il compositore Carmine Emanuele Cella, i pianisti Michele Campanella e Leone Magiera, il regista e attore Saverio Marconi, le giornaliste Paola Molfino e Roberta Pedrotti, il tenore manager Masahiro Shimba, i gruppi corali della Città di Pesaro.

Nell’edizione 2024 verrà premiato il regista, scenografo, costumista, direttore artistico e scrittore Pier Luigi Pizzi: milanese di nascita, passate da qualche anno le novanta primavere, ma ancora in forma splendida, Pizzi è una vera e propria colonna del teatro lirico italiano, tanto che probabilmente non c’è direttore d’orchestra, cantante, teatro o festival di rilevanza internazionale che non abbia incrociato la propria strada con quella di questa personalità eccezionale. Pizzi è legato a Pesaro da numerosissimi allestimenti curati per il Rossini Opera Festival: al termine dei recenti festeggiamenti per i 40 anni di collaborazione col festival, il Comune di Pesaro ha deciso di assegnare al regista la cittadinanza onoraria.

Un altro PMA viene assegnato a un’associazione di festival: Italiafestival, l’associazione multidisciplinare formata da alcuni tra i più prestigiosi festival italiani. Nata nel 1987 in seno all’Agis, l’Associazione Generale dello Spettacolo, oggi rappresenta ben 43 festival italiani e 4 reti di festival, che operano nell’ambito musicale, teatrale, delle arti performative e della danza, della letteratura e di altre manifestazioni artistiche.

Tra le mission di Italiafestival, l’associazione tende a consolidare sempre più una rete che tuteli e promuova i festival nazionali, perché sostenere i festival significa sostenere l’arte, la cultura, il territorio italiani.

A completare la triade dei premiati, il Tenore per eccellenza, che qualcuno ha definito “simbolo dell’Italia al pari della lirica stessa”: Luciano Pavarotti, cantante lirico la cui carriera stratosferica lo ha portato ad essere noto in tutto il mondo, anche a chi non ha mai ascoltato un’opera lirica in vita sua.

La presidente della Fondazione Pavarotti è la vedova del tenore, Nicoletta Mantovani, che ritirerà il premio e che recentemente ha dichiarato: “Tutte le nostre attività vogliono riflettere il compito che Luciano si era dato e che ci ha lasciato: ovvero portare la lirica a tutti, divulgarla, renderla familiare per valorizzare un patrimonio artistico e culturale che è prettamente italiano e per dare anche

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