De Micheli : Ricostruzione complicata, abusi edilizi nell’80 % delle case inagibili. Occorre responsabilità

“Abbiamo scoperto che nell’area del cratere sismico vi sono abusi edilizi nell’80 per cento delle case inagibili. Questo fatto renderà la ricostruzione certamente complicata, insieme ai problemi già noti legati alla vasta diffusione dei danni nelle zone montane, ai vincoli urbanistici e naturali presenti e alle questione della sicurezza degli edifici da sistemare.” Lo ha affermato oggi ad Ascoli Piceno il Commissario alla ricostruzione post-terremoto Paola De Micheli, intervenendo ad un convegno sul ruolo dei media nelle vicende del sisma , promosso dall’Unione della Stampa Cattolica.”Se le case danneggiate avevano già abusi non sanabili – ha sostenuto la De Micheli – la situazione diventa ancora più complessa di quanto non lo sia già, nonostante il grande impegno di tutte le istituzioni e dei sindaci dei molti comuni coinvolti nel terremoto. Occorre intervenire subito.” Per il nuovo Commissario straordinario, in carica solo dal settembre 2017, sono stati già fatti comunque importanti passi in avanti con le norme contenute nell’Ordinanza 46 sulla ricostruzione privata, che permettono ai terremotati di non anticipare i soldi per i progetti ed altro : “una scelta di giustizia sociale”, ha detto. “Ma ora – ha aggiunto – per proseguire nel lavoro e guardare al futuro occorre che tutti si assumano le proprie responsabilità, non continuando a sostenere un clima di paura nelle popolazioni residenti che non fa che incentivare l’abbandono dei borghi e dei territori. E anche i media devono svolgere il loro compito, facendo informazione di servizio a favore dei residenti  . ” Secondo Paola De Micheli inoltre  “lo Stato non può farsi carico di tutta la ricostruzione in maniera veloce, soprattutto per quello che concerne il grande patrimonio artistico e architettonico lesionato dal sisma nelle chiese diffuse in tutti i centri del cratere. Tutti devono fare la propria parte, nei diversi ambiti.” Il Commissario ha parlato dopo il Vescovo di Ascoli , Giovanni D’Ercole, che aveva severamente stigmatizzato il comportamento di certi funzionari pubblici che rilasciano con molto ritardo le autorizzazioni per procedere nei lavori già finanziati : “Aprite i cantieri, fate partire le opere necessarie – ha detto Mons. D’Ercole, facendo un appello a tutti i presenti – e vedrete che questo aiuterà la ripresa sia morale che economica delle popolazioni del cratere. La burocrazia è il più grande ostacolo ancora da superare, un ostacolo di cui anche i politici e gli amministratori sul territorio spesso sono vittime. “Dal canto suo il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni ha sostenuto che è urgente chiarire le normative in materia di ricostruzione e accellerare i percorsi di rilancio, altrimenti anche quei cittadini che potrebbero tornare nelle loro abitazioni non lo potranno mai fare . E ciò anche per via delle tante “zone rosse” ancora aperte nei comuni ( 14 solo ad Acquasanta) e delle problematiche della sicurezza pubblica che non sono state affrontate. “Spero poi che il prossimo Governo istituisca le Zone economiche speciali nei paesi più colpiti dal terremoto, per favorire una ripresa economica dei borghi che adesso è ancora lontana.” Al convegno, insieme al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Franco Elisei, sono intervenuti i sindaci di Ascoli, Guido Castelli e Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci. Quest’ultimo ha annunciato che il 28 aprile nel suo paese verrà aperta la “cittadella del commercio” con 10 attività che riprenderanno a lavorare per i residenti locali.

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