Teatro, Papaleo è “L’ispettore generale” di Gogol

Porto S.Elpidio (Fm).- Nuovo appuntamento, giovedì 25 gennaio, per la stagione in abbonamento realizzata Comune e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio (Fermo) con Rocco Papaleo nel nuovo allestimento firmato dal regista Leo Muscato, de “L’ispettore generale” di Nikolaj Gogol.

“L’ispettore generale” è uno dei capolavori del teatro ed è una delle opere più analizzate, criticate, incomprese, difese, osteggiate, della letteratura russa. Scritta nel 1836, ma tragicamente più attuale di quanto si possa immaginare, è una commedia satirica che si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene un potere e si ritiene intoccabile.

L’opera è un’espressione emblematica del teatro gogoliano e del suo tentativo di denunciare, attraverso riso e comicità la burocrazia corrotta e la bassa statura morale della Russia zarista. Siamo in un mondo in cui l’ingiustizia e il sopruso dominano l’esistenza, ma non è l’uomo a essere malvagio; è la società che lo rende corrotto e corruttore, approfittatore, sfruttatore, imbroglione.

Alcuni, all’epoca, videro il testo come una minaccia all’ordine costituito: gli abusi dei funzionari non potevano costituire il soggetto di una commedia naturalistica, perché di certo trattavano casi particolari. Secondo quegli spettatori le opere incentrate solo sugli aspetti negativi della realtà potevano avere esclusivamente il carattere della farsa alla stregua del vaudeville.

In realtĂ , il testo di Gogol è molto piĂą metaforico che naturalistico e la cittadina in cui è ambientata l’azione non rappresenta una concreta localitĂ  russa, ma un piccolo mondo sociale autonomo perfettamente isolato nel quale l’autore fa confluire tutto il male osservato in Russia. L’adattamento e regia dello spettacolo, prodotto da Stabile di Bolzano con i due teatri nazionali Stabile di Torino e Stabile del Veneto, sono di Leo Muscato.

credit : Gregor Kuen Belasi (Media)

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