A Pesaro in arrivo medici rianimatori e materiali dall’Ucraina

Pesaro 4 aprile.- L’Ucraina è pronta ad aiutare le Marche ed in particolare la provincia di Pesaro, nella lotta contro il coronavirus. Sono infatti in arrivo in queste ore da Kiev medici rianimatori e specialisti in terapia intensiva con il compito di assistere ed aiutare gli operatori delle strutture sanitarie della nostra regione, impegnate ormai da molte settimane nel contrasto alla diffusione della polmonite virale. La settimana prossima inoltre, dal Paese dell’Europa orientale giungeranno anche attrezzature, disinfettanti e dispositivi di protezione inviduale.

“Sin dai primi giorni dell’epidemia di coronavirus in Italia – si legge in una nota dell’Ambasciata d’Ucraina – noi abbiamo vissuto come proprio il dolore degli ammalati, delle famiglie delle numerose vittime e la complicata situazione epidemiologica nel Paese amico, seconda casa per molti dei nostri concittadini ucraini.  A seguito della conversazione telefonica tra il Presidente d’Ucraina Volodymyr Zelenskyy e il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte – prosegue la nota- il Capo dello Stato Ucraino ha seguito personalmente la preparazione degli aiuti umanitari principalmente destinati alle Marche e in particolare alla Provincia di Pesaro.Su iniziativa del Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba e del Ministro degli Interni Arsen Avakov, in concerto con gli esperti del Ministero della Salute d’Ucraina, è stato programmato un piano di assistenza sanitaria che si svolgerà in più fasi, e che vede la donazione di strumenti di assistenza necessari ed efficaci per l’Italia in questo difficile momento.”

Dunque prima gli specialisti in terapia intensiva, in arrivo oggi in Italia e poi strumenti e materiali per le necessità più urgenti. L’Ucraina inoltre si è resa disponibile a fornire elicotteri speciali laddove ci fosse necessità di evacuazione di pazienti residenti in località di montagna difficili da raggiungere : “Siamo convinti che gli sforzi congiunti dei medici ucraini e dei loro colleghi italiani non solo aiuteranno a sconfiggere il nemico invisibile, ma saranno anche un esempio efficace della cooperazione bilaterale per il superamento delle sfide comuni.”

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