Acquasanta Terme, Confagricoltura : “Le banche non aiutano i terremotati”

Acquasanta Terme (Ap).- Confagricoltura di Ascoli definisce “incresciosa” la situazione che si è verificata ad Acquasanta Terme e che vede coinvolta la Comunanza Agraria di Montacuto- un soggetto di diritto privato, un uso civico, un diritto reale di godimento su 800 ettari che ha presentato nel 2020 un progetto per l’adeguamento strutturale con finalità turistiche ricreative del proprio centro di ritrovo turistico.

La Comunanza Agraria ha un rifugio lungo uno dei sentieri più importanti del Parco Nazionale dei Monti della Laga e Gran Sasso il Sentiero della Volpara”, che è stato oggetto di un progetto di riqualificazione strutturale con fondi PSR della Regione Marche Misura 7.5.

La Regione con decreto di finanziamento nel gennaio 2021 ha concesso un finanziamento al 100% di 51 mila euro alla Comunanza Agraria collocando la domanda al primo posto in graduatoria con il massimo dei punteggi e concedendo 24 mesi di tempo per la realizzazione dei lavori.

Un progetto finanziato, esecutivo, con tutte le autorizzazioni comunali, paesaggistiche e l’approvazione dell’Ente Parco che vede di buon occhio iniziative di questa tipologia.

Ma in due anni la Banca Intesa Filiale di Acquasanta Terme dove la Comunanza è titolare di un conto corrente non è riuscita ad erogare un prestito alla Comunanza di importo pari 30 mila euro euro ed inferiore al contributo concesso.

“La banca che ha illuso per due anni la Comunanza Agraria – afferma Confagricoltura- il suo Presidente Giorgio Tofani e tutto il Consiglio dell’Amministrazione, ha chiesto al progettista e vicepresidente Emiliano Pompei tutta la documentazione a garanzia  oltre al contratto di incarico con la ditta Rucci autorizzata a lavorare in area sisma ma poi non ha dato seguito all’impegno”.

Per Confagricoltura “la banca che si è dimostrata distante dalla popolazione, poco preparata sul funzionamento degli aiuti pubblici in campo agricolo, fuori dai tempi di gestione delle pratiche regionali e incapace di dare una risposta al territorio. Un territorio svantaggiato, penalizzato dal sisma e da mille contraddizioni”.

Ma perchè Banca Intesa non ha erogato il prestito ? Perchè la Comunanza Agraria non avrebbe la garanzie necessarie.

Secondo Emiliano Pompei tuttavia, la stessa Comunanza “possiede 800 ettari di boschi con piano di gestione e con certificazione PEFC Italia : un patrimonio di quasi 3 milioni euro…”

 

foto di Tania Cesarini

 

 

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