Altidona (Fermo) 26 novebre.– Basta poco, una manciata di minuti di ascolto, per capire di trovarsi di fronte ad un gigante dalla personalità torreggiante e spigolosa, ma anche capace di disarmanti morbidezze . E’ un cesellatore dalla musicalità straripante Georgy Tchaidze, che già ventenne, nel 2009, ha trionfato al prestigioso Honens di Calgary per replicare, sei anni più tardi, trionfando al Concorso Top of the World di Tromsø, in Norvegia.
Il trentunenne pianista pietroburghese suonerà il prossimo 1 dicembre, ospite eccellente di un fitto calendario di appuntamenti del cartellone dell’Accademia Malibran di Altidona, dove fino a domenica 8 si tratterrà per un’attesa masterclass con giovani talenti emergenti.
Sontuoso solista e camerista dal repertorio sconfinato, Tchaidze è stato salutato da The Thelegraph come un “artista di rara sensibilità e di tecnica impeccabilmente raffinata”, in occasione del suo clamoroso debutto alla Wigmore Hall di Londra; si è esibito nelle maggiori sale di Europa, Nord America ed Asia tra cui Konzerthaus di Berlino, Fondazione Luis Vuitton di Parigi, Fondazione Paul Klee di Berna, Glenn Gould Studio di Toronto, Concertgebouw di Amsterdam,  Carnegie Hall di New York ed altre.
Sia come solista che a fianco di svariate formazioni cameristiche ha partecipato a numerosi Festival internazionali e nell’estate 2019, su invito del Direttore Artistico René Martin, Tchaidze ha debuttato nel Parco del Castello di Florans al Festival de Piano de La Roque d’Anthéron con un acclamato recital che la stampa ha salutato come la rivelazione di un grande artista. Allo stesso modo, la sua intrigante interpretazione del secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov, con la canadese National Arts Centre Orchestra diretta da Pinchas Zukerman ha raccolto entusiastiche recensioni”.Nato nel 1988 a S. Pietroburgo da madre russa e padre georgiano, Georgy Tchaidze ha iniziato a studiare pianoforte e violino all’età di 7 anni.
La sua formazione è avvenuta presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, sotto la guida di Sergei Dorensky e, successivamente, a Berlino, nella classe di Klaus Hellwig all’Universität der Kunst.
Dal settembre 2016, è artista in residence alla Queen Elisabeth Music Chapel in Belgio, sotto la direzione di Louis Lortie. Nella veste di camerista, tra le innumerevoli partnership all’attivo, numerose sono le tournées effettuate con il Cecilia String Quartet e con l’acclamato Borodin Quartet.
Le sue ultime collaborazioni includono la Cleveland Symphony Orchestra, la Forth Worth Symphony Orchestra, la Brussels Philharmonic Orchestra . In Italia si è esibito al Casalmaggiore International Festival e nei cartelloni del Teatro alle Vigne di Lodi  e di “Pianofortissimo”, nel cortile dell’Archiginnasio a Bologna.
Quanto mai denso l’impaginato del recital posto in apertura della Masterclass ad Altidona: il Bach austero dell’Adagio in Sol maggiore e soprattutto lo Schubert, bonario e disperato, della Sonata D 894, ancor più interessante nel confronto con lo Schumann di Carnaval che dominerà la seconda parte del concerto.
E, nel corso della settimana, ancora due le occasioni imperdibili, utili ad assaggiare la versatilità e la personalità di questo artista: il 6 dicembre, con il Concerto a quattro mani con la moglie, l’ottima pianista Nadezda Pisareva e, a chiusura, l’8 dicembre, con un momento di alto camerismo in cui Tchaidze incontrerà il violino di Aldo Campagnari e la voce di Rossella Marcantoni