Adeguamento prezziario sisma, Cna Picena : “Non abbassare la guardia”

Ascoli.- La revisione del prezzario e dei costi parametrici per la ricostruzione post sisma ha compiuto importanti passi in avanti, con un adeguamento fissato fino al +25% annunciato nella giornata di ieri, giovedì 28 aprile, dall’assessore regionale al Bilancio Guido Castelli.

In questo senso, l’impatto che ogni punto percentuale in più determina risulta piuttosto significativo: rispetto alla stima di 27,2 miliardi necessari per ricostruire, ogni punto di adeguamento equivale a 270 milioni di euro in più, con un aggravio che in base all’accordo di giovedì si attesterebbe intorno ai 6/7 miliardi.

L’ordinanza commissariale prevederebbe anche la rimodulazione dei contributi già concessi per opere avviate dal luglio dello scorso anno, che avevano avuto tramite l’ordinanza 118 un primo adeguamento del 6% per gli immobili privati e dell’11% per quelli di tipo produttivo. L’atto dovrà, inoltre, superare il vaglio della Corte dei Conti.

Tuttavia, nonostante la maggiore flessibilità concessa dall’adeguamento del prezzario, l’irreperibilità dei materiali e l’aumento dei prezzi e del costo dell’energia stanno mettendo in grave difficoltà le imprese, costringendo di fatto alcuni cantieri a fermarsi. L’aumento del 25% sui costi di ricostruzione è senza dubbio un passo in avanti importante, ma per scongiurare il rischio di una paralisi del settore la CNA Picena evidenzia la necessità di porre un freno alla speculazione selvaggia a cui si assiste ormai da settimane attraverso un’azione sinergica, che veda in prima linea le istituzioni nazionali e quelle regionali coinvolte.

Pur esprimendo soddisfazione per l’impegno profuso per il raggiungimento di un accordo particolarmente significativo per le imprese e per il cratere del Piceno, la CNA di Ascoli continuerà a monitorare la situazione per scongiurare ogni fenomeno speculativo che possa mettere a repentaglio il buon esito della ricostruzione.

«L’ondata speculativa a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane sta già ripercuotendosi sia sulle imprese che sui cittadini che da anni attendono risposte concrete sul fronte ricostruzione – afferma Francesco Balloni, direttore della CNA Picena -. Avvertiamo l’esigenza di porre al più presto dei limiti a questa assurda deregulation, che di questo passo porterà a spirali inflazionistiche sempre maggiori e a un blocco sempre più massiccio dei cantieri, coinvolgendo l’intera filiera delle costruzioni».

«L’aggiornamento del prezzario e dei costi parametrici era un intervento atteso da tempo – sostiene Daniele Salvi, coordinatore del Team Sisma CNA Marche -. Esservi giunti è importante e può dare maggiore tranquillitĂ  al settore. Servono, tuttavia, azioni di contesto perchĂ© la ricostruzione possa marciare speditamente».

«Per poter mettere in campo la professionalitĂ  tipica dell’imprenditoria picena, le nostre imprese devono poter contare su regole eque e definite – dichiara Arianna Trillini, presidente della CNA di Ascoli -. Solo procedendo in questo modo le istituzioni potranno assicurare il giusto sostegno al processo della ricostruzione, dando ossigeno a un intero territorio che non vede l’ora di ripartire».

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