Al Teatro Rossini di Pesaro torna il “Belcanto italiano”

Pesaro .- Un concerto lirico dedicato a quella declinazione del melodramma di inizio Ottocento che va sotto il nome di “Belcanto italiano”.

Domenica 1 agosto, alle 21, al Teatro Rossini di Pesaro si alza il sipario sul Festival nazionale “Il Belcanto ritrovato”, che propone un’anteprima di quella che vuole essere una vera e proprio riscoperta musicale delle opere di compositori ingiustamente caduti nell’oblio.

L’Orchestra Sinfonica G. Rossini, diretta dal maestro Daniele Agiman, eseguirà musiche di Carlo Evasio Soliva da “Elena e Malvina”; di Giovanni Pacini da “La poetessa idrofoba”; di  Stefano Pavesi da “Un avvertimento ai gelosi”; di Gaspare Spontini da “Teseo riconosciuto” di Pietro Generali da “Gli inganni della somiglianza”; di Giuseppe Mosca da “I tre mariti”; di Pietro Raimondi da “Il ventaglio”, nelle revisioni a cura di Federico Agostinelli.

Sul palco Annya Pinto, soprano (Cile); Theodore Browne, tenore, (Germania) e Francesco Samuele Venuti, baritono (Italia). I tre cantanti solisti hanno partecipato all’edizione 2021 dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, a cui va un particolare ringraziamento per la collaborazione.

Nei quarant’anni che dividono la morte di Mozart e l’ultima opera teatrale di Rossini, il melodramma in Italia attraversa uno dei periodi di massimo successo.

Il pubblico affolla sempre piĂą i teatri, al punto che se ne devono costruire altri e l’organizzazione dei cartelloni diventa una gara tra impresari. Gara che richiede titoli sempre nuovi e, quindi, altrettanti compositori: ecco affacciarsi nella storia della musica Carafa, Coccia, Generali, Manfroce, Mercadante, Mosca, Pacini, Pavesi, Pucitta, Raimondi, Ricci, Vaccai… in rigoroso ordine alfabetico!

Nomi che oggi forse non ci dicono nulla, ma che all’epoca erano tra i piĂą applauditi, e le cui opere compongono un patrimonio di straordinario valore sia per curiosi ascoltatori, sia per chi studia e approfondisce quella declinazione del melodramma di inizio Ottocento che va sotto il nome di “Belcanto italiano”.

E così Rudolf Colm, amico di Pesaro e del Rossini Opera Festival, ha chiesto all’Orchestra Sinfonica Rossini, e al suo sovrintendente Saul Salucci, di accompagnarlo nella riscoperta di questo repertorio: un’idea condivisa dalle istituzioni politiche e culturali della cittĂ , dal Comune di Pesaro allo stesso ROF e alla sua Accademia, dalla Fondazione Rossini al Conservatorio di Musica.

 

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