Allarme ammoniaca ex Surgela a Porto d’Ascoli. Mov.5Stelle, rischi per residenti. Intervenire subito

San Benedetto del Tronto 2 maggio.- “E’ urgente una verifica immediata del livello di emergenza e di rischio per la popolazione residente a Porto d’Ascoli, legato alla presenza di ammoniaca negli impianti della ex Surgela ed ex Bollettini”.  Lo affermano in una nota il senatore Giorgio Fede e il consigliere regionale Peppino Giorgini, entrambi del Movimento 5 Stelle di San Benedetto del Tronto, che hanno segnalato il caso alla Procura , ai carabinieri , all’Asur e agli organi competenti. Le due strutture produttive di Porto  d’Ascoli sono in via di dismissione, ma con tempi di smantellamento che i due esponenti politici ritengono troppo lenti : 4 poli ceduti fino ad ora, su 8 esistenti.

“L’uso comune di ammoniaca – sostengono Fede e Giorgini-  prevede una estrema diluizione e con il corretto trattamento può essere facilmente riconvertita. Ma l’ammoniaca presente nel sito ex-Surgela non è quella per uso casalingo bensì dovrebbe essere Ammoniaca Anidra al 95%, che in questi tipi di impianti è stoccata ad una pressione di circa 13 Bar. Appare fondamentale pertanto appurare quante tonnellate siano ancora presenti nella struttura e in quale stato di conservazione. “ Eppoi aggiungono : “È necessario inoltre chiarire al più presto se tutti gli impianti siano stati completamente depressurizzati tramite aspirazione con i compressori a vite e  se l’ammoniaca sia stata recuperata dai raccoglitori di liquido, dai separatori di primo e secondo stadio, dai collettori principali e dagli evaporatori e condensatori.”

Fondamentale quindi, è adesso verificare la situazione e garantire la sicurezza della popolazione nella zona limitrofa alle due strutture. Ed evitare quello che è gia accaduto a Grottammare nel 2012, quando come ricordano i due esponenti Pentastellati “ l’esplosione di un tubo di ammoniaca in una piccola industria ittica in disuso ha forzato l’evacuazione in emergenza degli abitanti della zona. Per questo – concludono-  e per evitare pericoli per tutta l’area chiediamo ai vigili del fuoco, all’Azienda sanitaria e al Genio civile di accertare le condizioni attuali degli impianti e muoversi con urgenza.”

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