Alta tensione ad Ascoli, Comitato Disoccupati chiede subito interventi straordinari

Momenti di forte tensione ieri sera ad Ascoli , nella sala consiliare durante l’incontro dei delegati del Comitato dei Disoccupati Piceni con i rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati e delle forze sociali e politiche ( presente il consigliere regionale 5Stelle, Peppino Giorgini). Alcuni ex operai ed elettricisti, senza lavoro da molto tempo, hanno protestato vivacemente all’indirizzo degli amministratori pubblici presenti , per sottolineare la loro situazione individuale e familiare di estrema difficoltà, e per l’assenza di alternative di occupazione sul territorio in grado di farli vivere dignitosamente. E qualcuno di essi, esasperato dai rifiuti ricevuti e gravato da un età che non permette di ricollocarsi in alcuna maniera, ha minacciato anche di passare a clamorose e violente azioni di ribellione. Questi momenti di alta tensione emotiva sono arrivati verso la fine dell’assemblea, e non sono durati molto tempo, per fortuna. Ma sono tuttavia bastati a segnalare l’elevato livello di malessere sociale raggiunto nell’Ascolano – 30 mila disoccupati nel 2017 – , in particolare nelle fascie piu deboli della società, con ciò  testimoniando una drammaticità del contesto economico e lavorativo locale senza precedenti nel Dopoguerra. All’inizio dell’incontro , moderato dal vicesindaco Donatella Ferretti, il portavoce del Comitato dei Disoccupati Piceni ha letto una piattaforma di rivendicazioni e soprattutto di proposte da illustrare e poi far adottare dalle istituzioni – Comune, Regione Marche, e Governo – per invertire la rotta della decadenza accellerata del comprensorio piceno. Tra queste la progettazione di nuovi ammortizzatori sociali, la riduzione delle tasse locali del 50%, gli assegni familiari anche per i figli maggiorenni. Ma soprattutto un nuovo piano di sviluppo per tutto l’Ascolano, cominciando però dall’ attuare presto degli interventi straordinari in grado di attenuare l’impatto devastante della disoccupazione di massa nella zona. Dal canto suo il dirigente della Regione Marche, Fabio Montanini ha ripetuto che l’ente, attraverso dei bandi mirati sta mettendo in campo tutte le risorse per favorire una ripresa del lavoro nell’area, spiegando che è tuttavia necessario – anche in vista delle provvidenze nazionali ed europee che arriveranno nei prossimi tempi – essere in grado di redigere progetti che cattureranno queste ingenti risorse, pena la loro dispersione ( come accaduto per Fabriano). Montanini ha ricordato anche che nelle Marche si è toccato la cifra record di 73 mila disoccupati. Dal canto suo, la nuova segretaria della Cgil di Ascoli, Barbara Nicolai, ha affermato come sia necessario capire quale tipo di rilancio economico si vuole per il futuro, con quali indirizzi e obiettivi. E ciò proprio perché saranno rilevanti le risorse che dovrebbe giungere nella regione da diverse fonti, e con modalità differenti. Insomma, tutti interventi giusti e apprezzabili, ma che al momento non si vede come possano cambiare un quadro di allarme sociale che sta facendo precipitare molte migliaia di persone nell’indigenza. L’unica speranza di ripresa concreta, paradossalmente ma realmente, è stata ricordata dal vice sindaco di Ascoli, Donatella Ferretti, che ha spiegato come quello del centro Italia diventerà a breve il piu grande cantiere edile d’Europa. “ E si  sa– ha detto – che se riparte l’edilizia può ripartire tutta l’economia. Ma occorre essere presenti e uniti, e in grado di sfruttare questa opportunità”.

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