Ancona, all’Inrca dialisi a domicilio per anziani non autosufficienti

Ancona.- Migliorare la qualità della vita del paziente in dialisi attraverso un mix di tecnologia e servizi domiciliari. E’ l’obiettivo del progetto dell’Inrca di Ancona per supportare i pazienti affetti da malattia renale cronica.

Esso si concretizza offrendo un’assistenza specifica e domiciliare a soggetti anziani non autosufficienti che non possono contare sulla presenza di caregiver familiare o di un badante e rendere cosi più accessibile la dialisi peritoneale, eseguendola direttamente a domicilio.

Il personale medico e infermieristico del reparto di Nefrologia e Dialisi diretto dalla dottoressa Federica Lenci ha formato gli operatori socio sanitari da inviare al domicilio di questi pazienti.

In caso di necessità, l’operatore socio sanitario ha anche la possibilità di collegarsi, attraverso un supporto con interfaccia video con l’infermiere/nefrologo del reparto.

L’essere collegati con una figura di riferimento può essere utile anche per coloro che, pur autosufficienti o assistiti da parenti, non si sentono abbastanza sicuri almeno nelle fasi iniziali. Una specie di “assistenza tecnica” in tempo reale. “In questo caso parliamo di video dialisi – spiega la dottoressa Lenci – rivolta a quei pazienti che pur essendo idonei non sono in grado di svolgerla autonomamente. Nel momento della dialisi l’infermiere si collega a domicilio con il paziente o con il caregiver e lo segue nelle manovre dialitiche, previene e corregge errori della tecnica potenzialmente causa di complicazioni o, nel peggiore dei casi, ospedalizzazioni”.

Per Maria Capalbo, direttore dell’INRCA “il modello di prossimità è il futuro della sanità di un Paese la cui popolazione va verso un progressivo invecchiamento generale. Ciò incide, ovviamente, sull’aumento di determinate patologie. A noi interessa l’invecchiamento che riesca a mantenere la qualità della vita delle persone”.

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