Ancona, mezza Giunta comunale sotto inchiesta per gli appalti

Ancona 8 novembre.- Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta sui presunti appalti truccati al Comune di Ancona. Oltre all’arresto del geometra Simone Bonci, finito in carcere a Montacuto perchè accusato dalla Procura dorica di favorire alcune ditte edili nell’aggiudicazione dei lavori – con quattro imprenditori agli arresti domiciliari – sono nel mirino della Magistratura ben quattro assessori comunali della Giunta guidata da Valeria Mancinelli. La posizione più grave sembra essere quella di Paolo Manarini, responsabile dei lavori pubblici, che ha già fatto sapere attraverso il suo legale di essere estraneo alla vicenda e di poterlo dimostrare. Indagati anche otto tra dirigenti e tecnici collegati al settore in cui lavorava il geometra Bonci. Quest’ultimo, secondo gli inquirenti avrebbe ricevuto regali di ogni tipo e di grosso valore per i favori alle imprese “amiche”. Il suo conto corrente gli è stato sequestrato. Bonci e gli imprenditori Carlo Palumbi, Marco Duca, Tarcisio Molini e Francesco Tittarelli sono tutti accusati di corruzione aggravata. Queste per adesso le risultanze delle indagini giudiziarie sul sistema corrutivo che ha investito il Comune dorico. Ora c’è da chiedersi : che cosa farà il sindaco Valeria Mancinelli (Pd) ? Che provvedimenti prenderà e soprattutto come reagirà agli attacchi politici che gli stanno arrivando dalla destra ? Lei, nonostante l’improvvisa tempesta che si è scatenata sulla sua Amministrazione in un momento d’oro della sua carriera – nominata sindaco del mondo, invitata a Roma, richiesta di un libro sui “Principi del Buongoverno” appena presentato, e impredicata di fare la candidata alla Presidenza della Regione – per il momento non si scompone. E dichiara : ” Ho piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine, oltre a preoccupazione per il quadro che sta emergendo, ma anche necessità di avere elementi concreti per capire cosa sia successo e per assumere decisioni rigorose per quanto di nostra competenza sulla vicenda relativa alle misure cautelari per un dipendente del Comune di Ancona. Siamo nella fase degli accertamenti – aggiunge – dunque non si può saltare alle conclusioni e non si può fare di ogni erba un fascio. Auspico che il completamento degli accertamenti sia rapido così da avere il prima possibile chiarezza e capire se e quali misure prendere per rimettere la macchina comunale in condizione di lavorare appieno e serenamente.”

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