Andrea Concetti festeggia 30 anni di carriera a Grottammare

Grottammare (Ap).- Sono passati proprio trent’anni da quel fortunato debutto, proprio nella sua terra, sul palcoscenico dello Sferisterio: il basso Andrea Concetti, nativo di Grottammare in provincia di Ascoli , si presentava per la prima volta al pubblico nel 1992 a Macerata, nello stesso luogo dove dieci anni prima aveva visto la prima opera. Adesso, dopo aver raccolto successi in tutto il mondo al fianco di altri artisti e con le migliori bacchette, festeggia questo importante traguardo professionale – dopo il ritorno allo Sferisterio nel Barbiere di Siviglia nelle scorse settimane – proprio con un concerto nella sua città natale, Grottammare, nell’ambito del Festival Liszt (organizzato da Città di Grottammare, Città di Ripatransone e dalla Fondazione Gioventù Musicale d’Italia), mercoledì 24 agosto alle ore 21.30 al Teatro delle Energie.

“Trent’anni di musica e teatro” è il titolo della serata, in cui – accompagnato al pianoforte da Davide Martelli – il grande cantante passerà in rassegna alcuni dei ruoli e dei repertori che hanno segnato la sua affermazione internazionale; insieme a lui anche un gruppo di artisti amici per alcuni dei brani in programma (Simone Albertini, Sarà Fulvi, Giorgia Cinciripi, Lisa Colonnella, Valentina Bonci e Erika Vagnoni); Maria Margherita Paci sarà impegnata al violoncello mentre Eugenio Olivieri curerà la regia. I costumi che verranno utilizzati provengono dalla prestigiosa sartoria Tirelli Trappetti di Roma.

Il programma vede in apertura un omaggio al festival ospitante con i Tre Sonetti del Petrarca di Franz Liszt, seguiti da un’ampia sezione dedicata a pagine dal Don Giovanni e dal Flauto magico di Mozart, l’aria di Filippo II dal Don Carlo di Verdi e un’ampia selezione di canzoni napoletane. In chiusura Solo per me di Vinicio Capossela. Una proposta ampia che spazia quindi dai grandi ruoli interpretati in questi trent’anni ma anche a specifiche passioni musicali come il caso delle canzoni napoletane del repertorio classico, scelte a testimonianza del legame fortissimo con la città partenopea.

foto Simoncini

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