Appello di Confprofessioni ai futuri sindaci : “Ridurre Irpef per liberare risorse”

Ancona 17 maggio.- In vista delle prossime elezioni amministrative in cui andranno al voto nelle Marche tre capoluoghi di provincia (Pesaro, Urbino e Ascoli Piceno), il tema delle tasse può assumere molto rilievo nel dibattito tra le forze politiche, non solo alla prima tornata del 26 maggio, ma anche al ballottaggio del 9 giugno. In Italia, una tassazione in particolare, poco evidente ma altrettanto presente, ovvero le addizionali regionali e comunali Irpef, è aumentata in modo costante negli ultimi anni, e la nostra regione non fa eccezione. Eppoi già da quest’anno la legge di Bilancio 2019 non ha confermato il blocco di tali aliquote, dando la possibilità ai Comuni di agire nuovamente su questa leva fiscale.

L’elaborazione di Confprofessioni – in base al rapporto realizzato dall’Assemblea dei presidenti regionali e dall’Osservatorio delle libere Professioni insieme al Il Sole 24 Ore, su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze  – evidenzia infatti che nei capoluoghi di provincia dove si terranno le prossime elezioni comunali, tra il 2012 e il 2016, le addizionali sono aumentate del 4,76% a Pesaro  e poi del 3,43% a Urbino e del 3,03% ad Ascoli Piceno.

Per Confprofessioni Marche, una simile spinta al rialzo delle addizionali Irpef conferma la necessità di lanciare un appello ai futuri sindaci, per una politica più responsabile nei confronti delle libere professioni e del lavoro autonomo: “Un fisco locale più leggero può liberare risorse ed estendere maggiori tutele a favore dell’autoimprenditorialità e dei tanti professionisti e dei lavoratori autonomi della nostra regione – dichiara il presidente Gianni Giacobelli -. Il nostro auspicio per i comuni che andranno presto alle urne è che i prossimi amministratori alleggeriscano una tassazione che già incide pesantemente sulla crescita delle libere professioni, e quindi anche dell’economia delle Marche e dell’Italia stessa. Ci auguriamo poi che lavorino per realizzare vere e proprie politiche di sostegno e di incentivo a queste categorie che non rimangano solo sulla carta, ma che si traducano effettivamente in azioni efficaci e risultati concreti”.

 

 

 

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