Ascoli, crollo del commercio e degli abitanti. Ma Confcommercio dov’era ?

Ascoli.- Continuano a diminuire le attività commerciali su tutto il territorio comunale di Ascoli. Nel centro storico aumentano solo i bar ed i ristoranti, mentre lontano dal centro cittadino cresce il settore ricettivo. Questa la situazione del commercio nel capoluogo piceno, secondo la Confcommercio provinciale sulla base dei dati degli ultimi 4 anni. Un quadro che si inserisce in una città che nel frattempo – ultimi 10 anni – ha perso 4mila abitanti passando da 49.860 del dicembre 2014 (Comune, Anagrafe) a 45.454 nel novembre 2023 (Istat, bilancio demografico).

L’associazione afferma che contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale è uno degli obiettivi del progetto Cities della Confcommercio nazionale per riqualificare e rigenerare le aree urbane e sostenere le economie di prossimità.
Ma progetti nazionali a parte, forse la Confcommercio ascolano avrebbe dovuto agire in questi anni per fermare l’abbandono del centro storico cittadino – uno dei più belli d’Italia – da parte degli imprenditori del commercio, con numerose attività di tutti i generi ( dall’alimentare all’abbigliamento) che dopo decenni di lavoro hanno chiuso i battenti. Sarebbe stato questo il ruolo dell’associazione invece di lasciar correre una politica locale sul settore che ha nettamente favorito la grande distribuzione organizzata, depauperando non solo l’economia cittadina ma anche la rilevanza che le piccole imprese possono avere per far crescere il turismo e la cultura in un capoluogo come Ascoli.

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