Ascoli, dove sono i progetti per 90 mln di fondi europei ?

Ascoli.- “Dove sono finiti i progetti di riqualificazione del centro storico di Ascoli a valere sui 90 milioni di fondi europei ? “. A questa domanda i gruppi di minoranza del consiglio comunale vogliono che l’Amministrazione Fioravanti dia subito una risposta, “per non rischiare che questi fondi vadano persi, e si getti al vento un’occasione unica per la città.” Oggi in conferenza stampa tre consiglieri di Pd, Cinquestelle e Ascolto & Partecipazione hanno annunciato di aver presentato un interrogazione alla Giunta per avere chiarimenti sui progetti PINQUA.

“Invece di continuare a fare annunci e parlare del rifacimento di Corso Trieste che è un dovere dell’Amministrazione e che non si faceva da 38 anni – ha detto il consigliere Massimo Speri, di A&P – perchè il sindaco non ci dice se i progetti per Palazzo Saladini e gli altri interventi sono stati redatti e approvati ? La scadenza per la presentazione delle schede era stata fissata al 31 dicembre scorso : è stata prorogata o no ? e fino a quando ? ”

palazzo saladini, in corso mazzini

Le opere in questione, ricadenti nel PINQUA riguardano non solo la ristrutturazione di Palazzo Saladini, in Corso Mazzini venduto dalla proprietà al Comune per 7 milioni ( 2 anticipati e 5 attesi dal PINQUA..) e che dovrebbe ospitare interventi cohousing sociale insieme alla Fondazione Carisap, un albergo e tanto per cambiare un altro Centro per la sanità privata. Ma anche la riqualificazione del Convento di San Domenico, della caserma Vecchi, di Palazzo Giusti e di alcuni parchi cittadini. Tutti programmi di rivitalizzazione del centro storico di Ascoli di cui non si conosce la situazione.

“La Giunta Fioravanti prosegue nella politica di piccole opere spot sul territorio senza una visione complessiva – ha affermato Massimo Tamburri dei Cinquestelle – e ciò in presenza di una crisi demografica, economica e sociale enorme. I fondi PINQUA così come quelli PNRR ottenuti dal Governo Conte, con il voto contrario di Fratelli d’Italia – ha aggiunto -sono un’occasione unica e che la città che non può perdere, se vuole evitare il declino totale. E sbagliare o ritardare la presentazione di un solo progetto potrebbe inficiare il finanziamento di tutti gli altri. Eppoi per Palazzo Saladini – ha sostenuto ancora Tamburri – dove si faranno i parcheggi per utilizzare la struttura ? L’unica cosa di storico che è accaduta ad Ascoli in questi 3 anni è stato il sorpasso di San Benedetto in termini di abitanti, per lo spopolamento del capoluogo.”

Le minoranze consiliari si augurano che la Giunta comunale risponda alle richieste di trasparenza nella prossima assemblea civica, che deve ancora essere convocata ma che si presume si possa tenere ad inizio marzo.

“Occorre fare chiarezza nell’interesse dei cittadini – ha dichiarato Pietro Frenquellucci del Pd – e rispettare la tempistica dei progetti. La politica ha il dovere di trovare soluzioni per il bene della comunità, e non fare solo annunci senza alcuna dare ad essi alcuna attuazione.”                                           mt

 

 

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