Ascoli, Luca Capponi e la poesia delle cose perdute

Ascoli.-“Arrivando fino al cuore di un tempo dolce, buono, delicato come il pensiero di una madre, un tempo calmo come il riposo di un bambino, quello spazio sospeso dentro cui si trova l’essenza delle cose perdute”.

Le voci di Iole Mazzone, Stefano Artissunch, Giorgio Scaramucci. E le nuove composizioni di Luca Capponi. Per un appuntamento unico, in programma venerdì 9 giugno alle 18,30, alla Bottega del Terzo Settore di Ascoli.

Lo scrittore ascolano torna a distanza di due anni dall’ultimo libro “Non chiamarmi Poesia” (con prefazione di Giovanni Allevi); stavolta però non si tratta di una nuova pubblicazione ma di una serie di letture basate sul materiale inedito a cui ha lavorato negli ultimi mesi. Che, simbolicamente, l’autore ha voluto intitolare “Ti ho chiamato Poesia”.

Stefano Artissunch

«Si tratta di un happening fuori dagli schemi, in cui ho voluto mettere in connessione mondi solo apparentemente diversi: tra le tante, l’arte ha la capacità di unire, credo sia un bel messaggio da veicolare -spiega Capponi-. Staremo insieme per condividere emozioni, ricordi, respiri, per condensare parole dentro un momento ed assaporare un tempo diverso, lontano dalla frenetica routine in cui spesso siamo purtroppo intrappolati».

Iole Mazzone

Mondi solo apparentemente diversi, dunque. Cinema, teatro, musica, letteratura, psicologia. Ecco perché ad interpretare i componimenti di Capponi ci saranno Stefano Artissunch, regista  teatrale ed attore di lungo corso attualmente al lavoro sul “Processo a Pandora” con Vanessa Gravina, e due giovani talenti provenienti dal Teatro Cast diretto da Alessandro Marinelli: Iole Mazzone, reduce dalla lavorazione del docufilm “Come un padre” (dedicato alla figura del nonno Carlo), e Giorgio Scaramucci, laureato in psicologia clinica, in arte Eyor, paroliere, rapper (“Atmavictu” è il suo primo disco) ed attore.

nella foto : Luca Capponi

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