Ascoli non è più la Cenerentola delle Marche ?

Ancona 15 ottobre.- ‘Ascoli non è più la cenerentola delle Marche. ‘ La battuta è del nuovo assessore regionale al bilancio Guido Castelli. L’ha pronunciata oggi ad Ancona a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova Giunta di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli. Il tono semiserio con cui Castelli l’ha riferita, fa capire come la situazione adesso per la ‘Marca sporca’ sia cambiata. Ora per la destra ascolana e picena non si potrà più dire che Ancona o la sinistra del Nord si prende tutto e lascia a secco Ascoli e dintorni. Ora bisognerà davvero lavorare e far vedere di che pasta si è fatti, oltre la propaganda o la gestione delle piccole beghe cittadine. Castelli controllerà il Bilancio regionale e saprà quali risorse possono essere spese e utilizzate per tutti , da Nord a sud della regione. Ma se diverse aree delle province centrali e settentrionali sono in sofferenza , l’ascolano lo è di più e da molto più tempo. Delocalizzazioni industriali in corso da 20 anni, disoccupazione dilagante, piccolo commercio con l’acqua alla gola, isolamento viario e poi il terremoto e ora il covid hanno messo a terra una città e il suo entroterra come mai era accaduto nel dopoguerra. Ora per i conservatori  che sono nell’Esecutivo regionale – anche con la giovane Giorgia Latini per la cultura e lo sport- è il momento di far vedere se avevano ragione a polemizzare sempre con Ancona e il potere politico del centrosinistra. Castelli ha l’esperienza per farlo ma adesso è l’ora di dimostrarlo…

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