Ascoli, riapre il Ventidio Basso con una commedia esilarante

Torna a riaprirsi il sipario anche del Teatro Ventidio Basso di Ascoli PicenoSabato 15 e domenica 16 maggio – su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT – va in scena Alle 5 da me di Pierre Chesnot con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero per la regia di Stefano Artissunch e le musiche della Banda Osiris.

Alle 5 da me è una commedia esilarante che racconta dei disastrosi incontri sentimentali di un uomo e di una donna: lui in cerca di stabilità affettiva, lei ossessionata dal desiderio di maternità. Protagonisti Gaia De Laurentiis che interpreta cinque donne che corteggiano un uomo ed Ugo Dighero che invece dà voce e volto a cinque uomini che corteggiano una donna. Come spesso capita nella vita, la ricerca spasmodica porta ad essere poco selettivi, e così i due finiscono per accogliere in casa personaggi davvero singolari, a tratti persino paradossali. Un vero e proprio percorso ad ostacoli, che porterà i due protagonisti a cimentarsi con grande maestria nelle più svariate interpretazioni, dimostrando ognuno le proprie straordinarie capacità attoriali. Alle 5 da me è una macchina del divertimento, che conquista il pubblico con un finale a sorpresa inaspettato.

“È stata Dorothee Chesnot a consigliarmi di leggere e mettere in scena il testo del padre Pierre – afferma il regista Stefano Artissunch – dopo aver visto e apprezzato a Roma la mia messinscena di L’Inquilina del piano di sopra (altro esilarante testo di Chesnot), con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero. Essendo stati molto amati in quella commedia lo stesso Chesnot, riprendendo in mano il testo di Alle 5 da me, ha pensato a Gaia ed Ugo come interpreti e ha voluto “omaggiarli” scrivendo una scena appositamente per loro. Questa volta, cercando un’atmosfera in cui immergere i personaggi, mi sono lasciato suggestionare dai film franco-spagnoli, in cui il comico lambisce il grottesco.

Tuttavia – aggiunge il regista – non ho voluto allontanarmi dall’obiettivo di mantenere il più possibile la “verità scenica”: senza rinunciare al sano divertimento e se pur attraverso il gioco del travestimento, ho mantenuto i caratteri umani e credibili, così che possano creare empatia con lo spettatore. La scenografia di Matteo Soltanto, una sorta di installazione, restituisce i colori e i sapori degli ambienti in cui si muovono i personaggi, mentre le musiche della Banda Osiris, originali ed accattivanti, sono la vivace colonna sonora delle loro vite.”.

I costumi dello spettacolo – prodotto da Synergie Arte Teatro e Artisti Associati – sono di Marco Nateri e le luci di Giorgio Morgese.

foto di Luigi Cerati

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