Ascoli, schede annullate a due candidati delle liste di Celani ( che fa appello ai progressisti)

Ascoli Piceno 6 giugno.- Una ventina di schede elettorali espresse il 26 maggio scorso al primo turno delle comunali di Ascoli, sono state ritenute non valide e quindi non assegnate, a due candidati delle liste che appoggiano la candidatura a sindaco di Piero Celani.  I candidati interessati si dicono molto sorpresi per quanto avvenuto, e si preparano a fare ricorso alle commissioni competenti. A bocce ferme, dopo la fine dell’aspra battaglia per conquistare l’Arengo nel 2019, se ne vedranno sicuramente delle belle. E la conta dei voti potrebbe rivelarsi decisiva, in caso di incertezza sui consensi .

Intanto Celani, attuale consigliere regionale di Forza Italia, e che domenica 9 giugno sfiderà al ballotaggio il candidato “ufficiale” del centrodestra Marco Fioravanti, ha fatto appello al Tg3 regionale a tutti i “moderati e progressisti della città, affinchè si mettano insieme per far rinascere la nostra bellissima Ascoli”. E poi ha aggiunto , riferendosi alla giunta Castelli che ha governato gli ultimi 10 anni, e che ha lanciato Fioravanti : “Hanno fatto morire il centro storico e il commercio cittadino, isolando il capoluogo piceno da tutto il resto del mondo perchè non vogliono dialogare con nessuno. Occorre subito uscire da questa situazione e ripartire”.

Bisognerà vedere ora se l’appello verrà accolto dagli elettori del Pd e del centrosinistra (Ascolto e Partecipazione) – e forse da una parte dei grillini, che al primo turno hanno votato per tre liste diverse che insieme hanno totalizzato il 37% , lo stesso risultato di Fioravanti, primo in graduatoria. Ufficialmente , a livello di partito ne i Democratici ne i 5Stelle hanno fatto apparentamenti  per il ballottaggio, lasciando liberi i propri sostenitori di esprimersi secondo coscienza. E come spesso accadde al secondo turno, una ampia fetta di cittadini resta a casa piuttosto di votare per un candidato sgradito o ritenuto non vicino alle proprie idee e convinzioni. Sarà questo il caso anche per il ballottaggio ad Ascoli ? E se cosi fosse, l’astensione favorirà i più convinti e compatti elettori delle destra guidata da Fioravanti, e sostenuta da Lega, Fdi e numerose liste civiche ? Nessuno può saperlo.

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